Max e Mou di fuoco

Tuttosport (F. Riva) – Non è che se le siano mandate a dire, ai tempi, Massimiliano Allegri e José Mourinho. Anzi… A parte dalle uniche due stagioni vissute nello stesso campionato (Serie A 2008-09 e 2009-10) c’è stata una escalation di frecciate che manco durante una gara di tiro con l’arco.

E poco ha inciso il fatto che all’inizio uno allenasse l’Inter e fosse già Special mentre l’altro avesse appena debuttato in massima serie con il Cagliari. Caus belli fu l’assegnazione della Panchina d’Oro 2008-09 ad Allegri, commentata in maniera dal portoghese: “Io sono contento di aver vinto il premio dato dai giocatori agli Oscar del Calcio. Quanto ai voti degli allenatori, il fatto che io abbia preso 6-7 preferenze è la vera sorpresa positiva...”.

Allegri non è che la prese proprio sul ridere: “Forse lui che allena l’Inter è sempre sotto i riflettori e è sempre tenuto a commentare tutto. Ma per farmi innervorsire di battute ne deve fare un bel po’, perché per farmi perdere la pazienza ce ne vuole…”

Poi ancora, negli anni. Con Allegri fresco scudettato al Milan che, sia pure i un contesto scherzoso come una intervista alle Iene, nel 2011 si lasciò andare: “Ogni tanto è patetico, ripete continuamente le stesse cose e diventa banale. È molto bravo, ma dietro la sua arroganza nasconde delle insicurezze”.

Scintille anche sul calciomercato, con Mourinho allenatore del Chelsea che bacchettava il tecnico allora juventino: “Allegri ha parlato per tutta l’estate di Ramires e Oscar, ma io non parlo della Juve“. Siamo nel 2015.

Fino ai tempi più recenti. L’ultima volta che Mourinho s’è affacciato all’Allianz Stadium allenava il Manchester United. E al termine di una partita stranissimi, vinta 2-1, si regalò al fischio finale il gesto dell’orecchio. Una provocazione che non piacque a Bonucci e Chiellini e che Mourinho giustificò col fatto di esser stato “insultato per 90 minuti. Sono venuto qui solo per fare il mio lavoro, niente di più. A fine partita ho fatto quel gesto, a freddo non lo rifarei, ma la gente ha insultato me, non solo com ex interista e soprattutto la mia famiglia“. Attenzione quindi a stuzzicarlo: il buon José sa sempre come rispondere.

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