Mariani: «Florenzi tra novanta giorni torna da Spalletti»

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Il countdown comincia dalle parole del chirurgo, Pierpaolo Mariani: «Tra 90 giorni lo consegnerò a Spalletti». Tre mesi di ripresa e di riabilitazione, poi spazio alla parte atletica: se tutto procederà per il meglio, Alessandro Florenzi tornerà in campo in quattro mesi e mezzo.

L’INTERVENTO – L’operazione, come si dice da prassi, è «perfettamente riuscita». Effettuata in mattinata a Villa Stuart, proprio sulla collina che sovrasta lo stadio Olimpico, è consistita nella ricostruzione del legamento crociato anteriore distrutto dal quel movimento anomalo di Reggio Emilia. «E’ stato un intervento di routineha spiegato Marianiera presente anche l’equipe medica della Roma, oltre al mio staff. E’ andato tutto bene, nessuna complicazione o sorpresa: questo è un buon inizio in vista del recupero. Florenzi è entrato in clinica come un atleta e tornerà un atleta». Anche grazie alla sua forza d’animo: ha già indicato in 100 giorni, quindi poco più di tre mesi, la durata dello stop agonistico. «Questa è un altro ottimo fattore. Ma adesso è inutile fare previsioni specifiche sul rientro in partita, che non compete a me. E’ sicuramente importante osservare come Alessandro sia un ragazzo positivo e un paziente volitivo. Pensate che prima dell’intervento scherzava: “Ao, non me dai un bacio? Ora mi operi e manco un bacio?”. Già in clinica Florenzi ha fissato un appuntamento speciale al derby di ritorno, in programma il 30 aprile: «Parte dei miei assistenti è di fede laziale. Si è parlato anche di questo, naturalmente in termini giocosi»

INCIDENZA – Mariani ha parlato anche delle possibili cause degli infortuni, senza entrare nel merito dei sei legamenti crociati saltati negli ultimi 13 mesi alla Roma: «Mah, se a Roma capitano tanti problemi con i crociati non lo so, forse è perché c’è il papa… (ride, ndr). In realtà tante componenti, tante variabili incidono. Ci sono anni in cui va tutto bene, anni in cui c’è maggiore incidenza. Basta cambiare alimentazione o cambiare clima e già questo comporta un rischio diverso». A Trigoria si è dibattuto sull’argomento: qualcuno sostiene che sia colpa dei nuovi campi di gioco, troppo morbidi; qualcuno addirittura “incolpa” i materiali moderni (scarpe e non solo) che sarebbero più performanti ma meno resistenti alle sollecitazioni su muscoli e articolazioni. Spalletti invece, già a caldo dopo la partita con il Sassuolo, aveva chiamato in causa la velocità del gioco: aumentando il ritmo e l’intensità delle partite, ma anche degli allenamenti, i calciatori sono più soggetti al rischio di incidenti gravi.

PERCORSO – Quanto dovrà aspettare nei suoi «giorni di dolore» Florenzi? Ogni ginocchio ha i suoi tempi, naturalmente. Recentemente Mattia Perin, operato da Mariani, è tornato in campo dopo 112 giorni, quindi dopo meno di quattro mesi. Ma il record di Serie A è del marocchino Kharja, abile e arruolato al giorno 105. Chissà se davvero Florenzi, anche grazie al fisico “leggero”, riuscirà ad abbassare ancora il limite. Antonio Rüdiger, per restare in ambito romanista, ha impiegato 142 giorni, dunque circa quattro mesi e mezzo, rientrando proprio a Reggio Emilia appena prima dell’infortunio del compagno. «So come ci si sente – ha raccontato – ma la cosa migliore è restare positivi. Quando in Germania ho saputo di dovermi operare mi sono messo a ridere...».

LE VISITE – Qualche risata a Florenzi l’ha strappata l’amico inseparabile, il milanista Andrea Bertolacci. I due, che hanno esattamente la stessa età e sono cresciuti insieme nelle giovanili della Roma, si vogliono molto bene. Bertolacci è stato testimone di nozze di Florenzi e ieri ha postato sui social una foto accanto all’amico in clinica dopo l’operazione, con i comandi della playstation in mano: «Insieme ne abbiamo passate tante. Per un po’ non ci vedremo in campo ma potremo continuare a sfidarci, almeno alla play!»

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