Marcia da Champions: la Roma liquida l’Empoli

Il Tempo (A. Austini) – L’effetto derby stavolta funziona al contrario. È la Roma a prendersi i tre punti una settimana dopo all’Olimpico, allungando sulla Lazio franata a Bologna. I giallorossi arrivano alla sosta da quarti in classifica in solitaria, grazie alla quinta vittoria in sette partite di campionato, a cui va aggiunto l’en-plein nella “piccola” Europa.

Nulla di stupefacente visto il livello medio delle avversarie affrontate fin qui, ma Mourinho può ritenersi soddisfatto al secondo pit-stop stagionale. Dopo averle prese da Sarri nella stracittadina, il portoghese si prende una piccola rivincita su un altro toscano, l’ex giallorosso Andreazzoli, aspettando di affrontare in fila Allegri, Spalletti e Mazzarri dopo la sosta. Il calendario sta per mettere di fronte alla Roma rivali di spessore, prima della prossima sosta all’Olimpico arriverà anche il Milan e a al termine del prossimo filotto si potrà capire meglio il reale valore di questa squadra che ha voglia di tornare in Champions.

La prestazione di ieri è incoraggiante. Decisiva la qualità del reparto offensivo, dove Zaniolo sta ritrovando l’esplosività dei bei tempi, Abraham mette in moto la sua potenza e continua ad avere un rapporto fin troppo stretto con i pali (ieri il sesto stagionale per lui, quattordicesimo della Roma), mentre Mkhitaryan si prende la palma del migliore con un assist e un gol.

L’uomo in più è ancora una volta capitan Pellegrini, caricato dal rinnovo contrattuale e autore di un’altra gara da leccarsi i baffi. Non solo per il gol che ha sbloccato la partita. Il centrocampista romano è il giocatore che sembra essere cresciuto di più rispetto alla passata stagione e ha trovato una continuità mai mostrata finora in carriera.  E adesso c’è da pregare che nessuno tra i tanti nazionali in partenza si faccia male.

La novità della domenica è la conferma di Darboe titolare a centrocampo, per far rifiatare il diffidato Cristante. Il gambiano, alla prima da titolare con i tifosi presenti all’Olimpico (32mila ieri), stavolta ha un po’ accusato il “salto” sbagliando qualcosa, ma almeno fino a gennaio può ritagliarsi un po’ di spazio in un reparto dove Diawara e Villar continuano ad essere due comparse. Mourinho fa scelte nette, si prende il record assoluto di partite interne in Serie A senza sconfitte (42, staccato Allegri) e adesso ha due settimane per preparare la sfida alla sua più grande nemica italiana di sempre: la Juventus. Si comincia a fare sul serio.

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