Marchizza non basta, sesto ko per i baby

Corriere dello Sport (F.Schito) – Non è bastata la sosta per ritrovarsi. La Roma continua a vivere il suo periodo nero e colleziona la sesta sconfitta in campionato. Un risultato inaspettato sul campo del Bologna, in una giornata in cui il calendario era dalla sua parte. Se l’Inter prima in classifica non ha mancato i tre punti, l’Atalanta in seconda posizione ha pareggiato nello scontro diretto con l’Entella, ma i ragazzi di Alberto De Rossi non sono riusciti a sfruttare il mezzo passo falso dei bergamaschi, allontanandosi dall’obiettivo minimo stagionale: quel secondo posto che varrebbe la qualificazione diretta alle Final Eight. Bastano due minuti ai padroni di casa per passare in vantaggio con la rete di Frabotta, lesto nell’insaccare un pallone rimasto troppo tempo nell’area piccola dei giallorossi. Lo svantaggio iniziale taglia le gambe a Tumminello e compagni, in difficoltà nella costruzione del gioco. La chance per riaprire il match arriva dagli undici metri: Cestara atterra Soleri e sul discetto va lo specialista, Riccardo Marchizza. Il difensore della Roma e della Nazionale Under 19 di Baronio non sbaglia e riporta il risultato in parità.

Non c’è gloria però per i campioni d’Italia che prendono il gol del definitivo 2-1 con un tiro di Stanzani, servito da un rinvio sbagliato da Grossi. «Stiamo cercando di lavorare sugli stessi errori che purtroppo si ripropongono di nuovo. Sugli angoli difendiamo approssimativamente – le parole del tecnico Alberto De Rossi ai microfoni di Roma Tv – i contropiedi li subiamo ancora. Inevitabilmente la squadra si allunga, e non parlo solo del reparto difensivo, parlo di tutta la squadra che dopo aver subito gol ha fatto anche una buona partita, ma onestamente dobbiamo cercare di crescere sulla fase di non possesso dove stiamo facendo veramente male ed è da un po’». E giovedì c’è l’andata della finale di Coppa Italia sul campo dell’Entella. «Dobbiamo riprenderci – conclude De Rossic’è un trofeo da portare a casa e bisogna riportare compattezza. La squadra ora non è compatta».

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