“Manita” Roma al Carpi

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Il Tempo (E.Menghi) – Una «manita» contro il mal di gol, una vittoria per morale e classifica. La Roma batte 5-1 il Carpi, sale a quota 11 punti e recupera fiducia in vista della sfida di Champions con il Bate Borisov. I problemi ci sono comunque, ma riguardano gli infortuni, che rischiano di trasformare la goleada in una vittoria di Pirro: Keita e Totti si sono infortunati, Florenzi e Iago Falque hanno guardato la partita dalla tribuna, Manolas e Dzeko sono un po’ acciaccati. Garcia apporta poche e necessarie modifiche alla formazione, Maicon si riprende la fascia destra di difesa e Gervinho quella sinistra d’attacco con Salah sulla corsia opposta e Dzeko in mezzo.

La prima occasione, destino vuole, che arrivi dalla bandierina, dopo le critiche per i 18 calci d’angolo sprecati a Genova: al 4’ il colpo di testa di Keita finisce poco sopra la traversa. Al 17’ Borriello trova impreparata la difesa giallorossa, è libero di calciare sul primo palo, dove trova una lieve deviazione di De Sanctis, che spinge la palla sull’esterno della rete. Nell’occasione si fa male Keita, problema alla coscia destra, e concede l’esordio a Vainqueur. Al 24’ Manolas si riscatta dopo l’autorete con la Samp e segna il primo gol giallorosso nella porta giusta con un piattone di destro da centro area: è 1-0. Raddoppia Pjanic al 28’, trasformando magistralmente una punizione dal limite con tutto il Carpi in barriera che ha nascosto il pallone a Brkic. Al 31’ arriva il tris: Maicon calcia in porta, il portiere respinge su Gervinho, che fa 3-0. Al 34’ Borriello accorcia le distanze in tuffo, devia De Rossi in ritardo, De Sanctis poteva fare meglio: 3-1. L’ex non esulta. Al 45’ Vainqueur cerca il gol al debutto, il diagonale sfila poco lontano dal palo.

Manolas rientrando negli spogliatoi chiede il cambio, ma torna in campo e invece non c’è Dzeko in avanti, bensì Totti. Proprio il capitano mette lo zampino nel poker della Roma, tenta una scucchiaiata delle sue, ma Brkic in uscita tocca col guantone e la palla arriva a Salah: è l’egiziano il quarto marcatore del match, il capocannoniere della squadra con 3 reti totali. La partita del numero 10 giallorosso finisce qui, dopo appena 6 minuti e un gol propiziato: anche per lui guaio alla coscia destra. Al 68’ Digne festeggia il primo gol da romanista e partecipa alla goleadaCinque gol non si vedevano all’Olimpico da tre anni e mezzo, quando la Roma di Luis Enrique superò il Novara (1° aprile del 2012), un’altra neopromossa. Al 76’ il Carpi ha la chance per diminuire le distanze, per le statistiche più che altro: Maicon interviene su Di Gaudio, per l’arbitro Irrati è rigore (avrebbe fatto meglio a non fischiare), ma Matos calcia centrale e Morgan respinge sia il tiro dal dischetto sia la successiva ribattuta. Si resta sul 5-1, finisce così, e De Sanctis si prende i primi applausi della serata, dopo l’accoglienza tra i fischi. La Roma torna alla vittoria, la testa è già al Bate Borisov, sperando di non dover fare la conta degli assenti.

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