Mancini e Cristante: così i gemelli diversi sono diventati leader

Il Messaggero (A.Angeloni) – Uno chiacchiera tanto, l’altro è parecchio più silenzioso, schivo. Sono modi diversi di essere leader. Da una parta Gianluca Mancini e dall’altra Bryan Cristante. In comune hanno un passato all’Atalanta, poi la maglia della Roma e quella della Nazionale. Fonseca se li coccola, li ascolta e li fa giocare. Mancini è un titolare inamovibile e in queste due stagioni ha avuto una crescita incredibile. Fonseca lo scorso anno, nella situazione di emergenza, lo schierò anche come mediano. Mancini è tra i più ascoltati nello spogliatoio, è uno dei saggi.

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Lo scorso anno aveva rimproverato Zaniolo in un Roma-Verona con Fonseca che aveva chiosato: “Mancini ha ragione“. Questo Cristante non lo fa, questione di carattere. Gli allenatori, però, gli consegnano le chiavi di ogni reparto e in cambio ricevono professionalità massima. La forza di Cristante è proprio la duttilità, quindi un posto in squadra lo trova sempre.

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