Mancini: “Da temere non c’è niente in una finale. L’aspetto mentale è il più importante”

Pagine Romaniste – Gianluca Mancini, difensore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Feyenoord. Queste le sue parole:

Cosa ha la Roma in più rispetto al Feyenoord? Quali elementi potrebbero creare difficoltà?

Da temere non c’è niente in una finale. Abbiamo studiato il Feyenoord e dal centrocampo in su hanno qualità. In finale arrivano le squadre che hanno fatto meglio nel torneo. E’ 50/50, noi l’abbiamo preparata bene con punti forti e deboli.

Per un difensore cambia qualcosa affrontare la finale?

Mi stai chiedendo se prendo il giallo? (ride, ndr). Le finali si giocano su tanti aspetti, quello mentale è quello più importante. Da dietro bisogna rimanere lucidi sempre e domani ancora di più. I piccoli errori fanno la differenza. Ho un modo di giocare aggressivo, ma serve più concentrazione del solito.

Un messaggio per i vostri tifosi?

I tifosi quest’anno sono stati unici, ci hanno dimostrato tantissimo, in casa e fuori. Parte saranno qui, parte all’Olimpico, possiamo ringraziarli portando a casa qualcosa di unico.

La squadra olandese arriva più riposata. Che ne pensate? Che vi ha detto Marash di questa città?

Il mister ha ragione. Se fossimo stati quinti già le ultime partite avremmo giocato in maniera diversa. Ci siamo complicati la vita da sola e siamo arrivati a Torino e dovevamo vincere. Domani però è una finale e potremmo giocare anche 300 minuti. La stanchezza non deve farsi sentire. Abbiamo recuperato, stiamo bene. Marash ci ha detto subito che avrebbero tifato Roma qui e siamo molto felici.

E’ stato un percorso strano. C’è stato un momento in cui avete maturato la sicurezza di arrivare in fondo?

Da inizio stagione l’obiettivo era la finale. A parole è sempre più facile. Siamo partiti con il girone pensando fosse la coppa dello scherzo che avremmo passato con facilità. Poi lo schiaffo col Bodo ci ha fatto capire di dover dare sempre il massimo. Abbiamo iniziato ad agosto, ci manca l’ultimo step per fare qualcosa di unico.

E’ la partita più importante della vostra carriera finora?

Sì, anche per me è la partita più importante.

Tammy ti ha chiesto di fermare Dessers?

Lo ha chiesto a tutti (ride, ndr). Ho studiato Dessers, noi abbiamo un attaccante più forte che è Tammy, spero che alle 23:30 sia il capocannoniere della competizione.

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