Il Romanista – Colore, colletto, calzettoni: sembra l’82-83

A vedere la nuova maglia della Roma pensi che ci manca solo la scritta “Barilla” al posto di quella della “Wind”, il lupetto al posto della lupa e il loghetto della Patrick anziché quello dellaKappa per avere la perfetta riedizione delle mitiche casacche del secondo scudetto. Il colore rosso porpora, lo scollo a V con colletto giallo ocra che sostituisce il girocollo proprio in coincidenza con il ritorno diZeman, che fu l’ultimo allenatore a vedere la Roma vestita con una maglia con il colletto (nel 2006-07 questo fu solo accennato con un disegno). Anche i calzettoni (non più neri, ma rossi con la fascia orizzontale gialla) richiamano la splendida annata dell’82-83, mentre i calzoncini restano bianchi nel rispetto della tradizione. Ma vedrete che quando le esigenze cromatiche della partita lo richiederanno riappariranno anche quelli rossi. Un salto indietro nel tempo che piace a tutto il popolo giallorosso anche perché legato ad un periodo vincente e ad un campionato particolare rimasto profondamente impresso nella memoria di chi, come noi, ha avuto la fortuna di viverlo. Un torneo che si svolse dal12 settembre 1982 al 15 maggio 1983 e che per la Roma fu diverso dagli altri anche per una particolare storia legata proprio alle maglie che vi indossò.
Una storia che vogliamo raccontarvi anche grazie all?aiuto fornitoci dalle ricerche dell’amico e luminare giallorosso Massimo Izzi per realizzare il libro “Venticinque anni dopo” uscito nel 2008. Lui, uno dei pochi a ricordare che in quella stagione la Roma non indossò solo una maglia da gioco come abitudinariamente fanno tutte le squadre, ma più tipi di casacche differenti. La prima fu quella del già citato esordio del 12 settembre 1982 al Sant’Elia di Cagliari, dove vinse 3-1. In quella occasione, dato che le maglie del nuovo sponsor tecnico Patrick non erano ancora pronte, la Roma scese in campo con quelle del vecchio fornitore, la Playground, al cui loghetto, sul petto, venne sovrapposto quello della Patrick. Dalla giornata successiva (all’Olimpico con il Verona) e per cinque turni di seguito, la Roma indossò finalmente il primo prototipo di maglie inviatole dalla Patrick e consistente in una casacca con grande scollo a V e colletto che lasciava chiaramente vedere l’antiestetica maglia bianca della salute che i calciatori portavano a pelle. In quel periodo autunnale del campionato, oltre che le maglie rosse con il grande scollo a V che abbiamo ricordato e che furono anche quelle con cui Maldera, Vierchowod, Ancelotti, Falcao, Pruzzo e Iorio vennero ritratti dalla Panini per il suo celebre album di figurine, la squadra indossò pure una casacca con il solo colletto giallo e lo scollo a V rosso a maniche corte. In quel torneo la Roma disputò le prime 10 partite con la prima maglia, solo all’undicesima apparve la seconda (bianca con colletto e polsini rossi su calzoncini e calzettoni bianchi), in occasione della trasferta sul campo dell’altrettanto giallorosso Catanzaro. In bianco la Roma disputerà poi solo altre tre partite, l’ultima delle quali, però, fu quella della conquista dello scudetto a Marassi contro il Genoa: 8 maggio 1983.

Il Romanista – Franco Bovaio

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti