Ma Pallotta non si dà ancora per vinto

Le vacanze romane di Pallotta si sono trasformate in un incubo. Adesso rischia di trovarsi al punto iniziale dopo aver investito quasi 70 milioni di euro e ad un passo dal traguardo e quindi, come riporta Il Tempo, potrebbe seriamente pensare di mettere in vendita la Roma. L’unica nota positiva è che la società è completamente estranea alla faccenda. Le parole del Presidente: “Non sono preoccupato, le notizie non riguardano la Roma e tutto ci, non avrà alcuna influenza sullo stadio. Tutto è stato trasparente. Se ho sentito Parnasi? Non credo ci sia il cellulare in carcere. Dal mio punto di vista la Roma non c’entra, costruiremo lo stadio. Tutti lo vogliono, facciamolo“. Dopo aver letto le carte col dg Baldissoni, Pallotta ha rilasciato una nota ufficiale al sito del club: “Siamo rattristati e costernati dalle notizie e dagli arresti di questa mattina. Come categoricamente affermato dalla Procura, la Roma non c’entra nulla. Inoltre, contrariamente a quanto riportato da qualcuno, gli arresti non coinvolgono chi si occuperà della costruzione dello stadio della Roma e non hanno nulla a che vedere con la realizzazione dello stadio e del polo di intrattenimento circostante. Ora ci aspettiamo che il progetto venga portato avanti, senza significativi ritardi“. E’ disposto ad aspettare ancora, almeno un anno di più del previsto. L’avvocatura capitolina e i legali della Roma hanno cominciato a studiare un modo per salvare l’iter. Pallotta sta pensando di sostituire Eurnova con un nuovo soggetto che può essere se stesso, ma deve aspettare che venga istituito un curatore.

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