Ma nella sfida capitale non ci sarà Icardi. Avanti tutta con Eder

icardi

La Gazzetta Dello Sport (M.Della Vite) – Lo «spareggione» di Roma senza Mauro Icardi. A meno che il sogno del capitano (giusto un sogno, al momento) non si realizzi: e cioé che la distrazione al legamento del ginocchio destro guarisca a tal punto (con terapie e tempo) da farlo andare in panchina all’Olimpico.

DISTRAZIONE – A meno di miracoloni, quindi, il capitano dell’Inter nel ballottaggio­ Champions non ci sarà. E Mancini, che perderà la speranza di averlo all’ultimo secondo, dovrà rivedere tutto il suo Sudoku offensivo. Mauro Icardi si è presentato all’Istituto Humanitas di Rozzano ieri mattina: ginocchio molto sgonfiato, risonanza magnetica e verdetto delle 12,10 che conferma «la diagnosi clinica post gara eseguita dallo staff medico nerazzurro ­ si legge nella nota dell’Inter ­: distrazione prossimale del legamento collaterale mediale. La situazione sarà rivalutata nei prossimi giorni». Ed è questa ultima frase a lasciare un pertugio. Piccolo e forse più nella testa del giocatore che nello stesso staff medico e in Mancini.

CONTRO IL TORO – Perché tutto lascia pensare che Mauro Icardi non sarà certo messo nelle condizioni di rischiare un’ulteriore ricaduta visto che dopo la Roma ci sarà una doppia settimana libera per le nazionali e che la gara successiva si giocherà a S.Siro contro il Torino il 3 aprile. Quale miglior modo di guarire con un recupero non affrettato e graduale? Nessuno, tanto che l’indicazione principale è quella di attendere il dopo­sosta per riattivare il capitano.

DUBBIO MANAJ – Eppure Mauro Icardi non smette di sognare la Roma. La logica gli direbbe di no subito, ma desiderare non costa niente. Fra l’altro, un passo importante sarà anche effettuato oggi: detto che certamente Gnoukouri finito l’allenamento andrà ad unirsi alla Primavera impegnata al Torneo di Viareggio, ecco che all’interno della Pinetina resta un punto interrogativo legato a Manaj. Fino a ieri, l’albanese era stato bloccato dalla prima squadra proprio per l’infortunio di Icardi e la squalifica di Palacio, ma solo a breve si capirà se anche il centravanti salirà sulla stessa macchina con l’ivoriano in direzione Toscana o andrà la settimana prossima.

JOVETIC – In definitiva: la logica dice che Icardi sarà disponibile solo dopo la sosta, che Manaj resta con la prima squadra e che Mancini valuterà di ora in ora anche la condizione di Jovetic. Perché, saltate già 2 gare per una contrattura al soleo, il montenegrino potrebbe voler sprintare per esserci, anche se in questo momento il pessimismo supera l’ottimismo.

SOLUZIONI – E allora? E allora restano le due ali­duttili (Perisic e Ljajic), Biabiany ed Eder. Proprio Eder sarà il candidato a fare il centravanti, e la soluzione tattica del Mancio potrebbe rivedere Brozovic fra i tre centrocampisti di un 4­3­3 ma pronto anche a salire sulla trequarti per rivedere il 4­23­1. Insomma, Mancini (che ha fatto le condoglianze al suo ex giocatore Umut Bulut, il cui padre è rimasto vittima dell’attentato di Ankara) aspetta e incrocia le dita: che magari qualche recupero dell’ultima ora possa dilatargli l’Arsenale.

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