L’uomo in più. Dopo Messi, il Barcellona recupera anche Busquets

Corriere dello Sport (A.De Pauli) – All’indomani della giornata di riposo concessa da Ernesto Valverde in coincidenza con la domenica di Pasqua, un Barça praticamente al completo è riapparso sui prati della cittadella sportiva di Sant Joan Despí per iniziare a preparare la sfida Champions con la Roma. Assente, a questo punto, solo l’ex Lucas Digne, ancora alle prese con un malanno muscolare.

LOTTA CONTRO IL TEMPO – A tre settimane dal pestone rimediato da Giroud nel ritorno degli ottavi con il Chelsea, si rivede Sergio Busquets, che ha svolto per intero la seduta nonostante manchi ancora l’ok definitivo da parte dei medici. Un po’ più lento del previsto, in realtà, il recupero del fondamentale puntello del centrocampo blaugrana, che per colpa della frattura del quinto metatarso del piede destro, a questo punto avrà a disposizione solo un ultimo allenamento prima dell’andata dei quarti con i giallorossi. Oggettivamente pochino, anche se il nazionale spagnolo pare intenzionato a provarle tutte pur di essere in campo e lo stesso Valverde difficilmente rinuncerà a un elemento indispensabile del suo perfetto meccanismo. Come evidenziato anche dalla recente trasferta del Sanchez Pizjuan, dove i catalani, dopo essersi ritrovati sotto di due reti, hanno lasciato la linea difensiva totalmente in balia delle scorribande di Muriel e compagni. Situazione che difficilmente si sarebbe verificata con Busquets in campo.

IDEE CHIARE – Non ci dovessero essere contrattempi, l’undici del Txingurri per l’appuntamento con i ragazzi di Di Francesco pare praticamente fatto. Davanti all’indiscutibile Ter Stegen dovrebbe essere confermato l’ormai collaudatissimo 4-4-2, con il diffidato Sergi Roberto e Jordi Alba larghi sulle fasce e con i solidi Piqué e Umtiti nel cuore della difesa. Qualche metro più avanti Busquets, appunto, accompagnato da Rakitic, con Ousmane Dembelé largo sulla destra e Iniesta sul fronte opposto con licenza di accentrarsi, per lasciare l’intera corsia mancina aperta all’inesauribile Alba. Davanti, consueta libertà di svariare per il redivivo Messi, e gran parte del peso dell’attacco sulle spalle di Luis Suarez, alla ricerca del primo gol in questa edizione della Champions. Pare incredibile, ma il Pistolero uruguaiano, 21 gol in Liga, è ancora a secco nella presente edizione della massima competizione continentale. In Coppa Campioni non segna da oltre un anno, più precisamente dall’8 marzo del 2017, nottata del rocambolesco 6-1 rifilato al Paris Saint Germain.

PIANO B – Nel caso in cui Busquets dovesse gettare la spugna, invece, toccherebbe nuovamente a Rakitic fungere da centro di gravità blaugrana. L’accentramento del croato rimetterebbe in gioco un Paulinho in leggera fase calante dopo un approccio da urlo con la nuova realtà catalana. Salvo ricadute dell’ultimo minuto, invece, pare sicura la presenza fin dal primo minuto di un Leo Messi che a Siviglia ha disputato una mezz’oretta abbondante. Un Leo dato all’80% della condizione al Sanchez Pizjuan si è rivelato nuovamente decisivo per le sorti dei suoi, con la rete del definitivo 2-2 negli ultimissimi scampoli, ma si è mostrato a dir poco prudente, sia in fase di riscaldamento sia in campo. A quanto pare la preoccupazione per una possibile ricaduta era forte e all’argentino sono state date chiare indicazioni: niente accelerazioni prolungate e cambi di direzione ridotti al minimo per salvaguardare gli adduttori. Dovesse dare forfait, inutilizzabile Coutinho nella competizione, l’ingrato compito di sostituire la Pulce toccherebbe a Paco Alcacer.

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