Corriere dello Sport (A. Polverosi) – Si parla di Inter-Roma come di una grande sfida equilibrata. Forse è il ricordo di ciò che è stata questa partita fino a diversi anni fa, quando Mourinho era sull’altra sponda e ancora prima quando c’era Mancini, a far credere che ancora oggi il livello delle due squadre sia paragonabile. In realtà, basterebbe la classifica dell’ultimo triennio di Serie A per far capire che le distanze, rispetto a quegli anni, si sono dilatate.

L’Inter ha segnato 24 gol e ne ha subiti 5, la Roma ne ha fatti 4 in meno e ne ha presi 7 in più. L’Inter ha il capocannoniere del campionato (Lautaro Martinez) a quota 11, mentre il miglior marcatore della Roma è Lukaku che ha segnato 6 gol in meno del suo ex compagno. Una distanza che questo pomeriggio sembra impossibile da colmare anche perché a Mourinho mancheranno giocatori dello spessore di SmallingDybala, Pellegrini, Renato SanchesAbrahamSpinazzola oltre a Kumbulla. Ecco, con i primi sei di questa lista a disposizione, la differenza fra le due squadre sarebbe molto più ridotta.

Il calcio sorprende per la sua magia ma sul piano tecnico è un confronto che non regge, tranne in un caso, Lukaku Thuram. Gli interisti conoscono la forza di Lukaku meglio di chiunque altro e anche se Thuram ha dimostrato di poter affiancare Lautaro creando in fretta una vera coppia-bomber, Romelu si fa preferire. Sarebbe l’unico romanista a giocare titolare nell’Inter di questo pomeriggio. Sull’altro attaccante nemmeno è il caso di indugiare troppo: Lautaro Martinez è il più forte centravanti di questo inizio di stagione, Belotti o El Shaarawy arrivano dietro.