La Gazzetta dello Sport – Rebus Capitale, a chi aggrapparsi? Poche sufficienze, tanta mediocrità

In vendita a quattro milioni e mezzo, esattamente quanto ha versato la Roma nelle casse dello Sporting Gijon. Non bastavano i fischi dell’Olimpico e le derisioni in mezzo alla strada. José Angel è rimasto vittima della goliardia romanista ieri pomeriggio, quando per poche ore un tifoso lo ha messo in vendita su eBay, prima che l’ “oggetto” venisse rimosso. “Ottimo terzino sinistro, dotato di grande progressione e buon calcio, ottimo elemento…”, si leggeva nelle prime righe della descrizione. Poi, la precisazione: “Tutte fesserie, in realtà è un bambino viziato, si mette le dita nel naso e deve ancora imparare a giocare a pallone”. Povero José.

Luis Enrique: Crollato – È venuto giù, poco a poco, come un palazzo malridotto. In questi nove mesi, la Roma lo ha fatto invecchiare. Mettete a confronto una foto di quando è arrivato, con una di queste ore: pare suo zio. Uomo tutto di un pezzo, coraggioso, leale, senza alcuna disponibilità a scendere a compromessi. Ma che allenatore è? Qualcuno lo ha capito? Chi lo ha scelto giura che diventerà un grande tecnico, ma se il buongiorno si vede dal mattino… I suoi giocatori non lo capiscono tatticamente e ne sono così plagiati umanamente e ideologicamente che scendono in campo con la paura fottuta di deluderlo. Non si capisce bene chi — se lui o i giocatori — ad un certo punto della stagione abbia deciso di abbandonare il possesso palla e dedicarsi ai lanci lunghi, disconoscendo il suo credo. Col risultato che la Roma ha perso pure la sua identità, diventando una non squadra. Sta meditando l’addio a fine stagione, forse farebbe un favore innanzitutto alla sua carriera. Se dovesse restare, gli diano giocatori adeguati con la vocazione di discepoli.

La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

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