L’ufficio Urbanistica: «Stadio, cubature sbagliate, i privati paghino di più»

L’ultima tegola sul progetto di Tor di Valle sarebbe sul calcolo delle cubature che avrebbe avvantaggiato i privati. Ad accrogersi della fallo è il Dipartimento Urbanistica che da giugno 2018 indaga su tutte le carte dell’operazione. La due diligence si è conclusa e i risultati sono stati spediti agli uffici della Raggi. Il rapporto dice che il progetto può andare avanti ma solo a certe condizioni. Dopo la revisione voluta dal M5S nel 2017 ai proponenti sarebbero concessi 212mila metri quadri di “superficie utile lorda” e questa cifra scavalla ampiamente i limiti del Piano regolatore di circa 100mila. In cambio di questo extra i privati si impegnerebbero a realizzare alcune opere pubbliche considerate largamente inadeguate a reggere l’impatto del traffico, così hanno detto gli ingegneri del Politecnico di Torino. Gli esperti dell’Urbanistica hanno notato che i conti sulle volumetrie non tornano e non sarebbe stato considerato che una fetta importante ricadrebbe su terreni espropriati dal Comune (circa 39mila metri quadri) e non su aree dei proponenti. Questa differenza va messa in conto ai privati e non vale poco, quasi 20 milioni di euro. La palla passa ai privati che dovranno decidere se accettare il nuovo valore attribuito alle cubature o no. Lo riporta Il Messaggero.

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