Spalletti: “Dopo le nazionali vanno riordinate le idee, ma saranno tutti a disposizione. Giampaolo è una persona di grande valore. Dobbiamo giocare all’attacco e tenere palla nella metà campo avversaria. Penso le stesse cose di Baldissoni: un Olimpico vuoto è dannoso per la squadra. Florenzi è bravo da tutte le parti e si può mettere dove vuole, può giocare come terzino” – FOTO e VIDEO

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Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domani pomeriggio contro la Sampdoria. Queste le sue parole:

Vi ringrazio tutti per i messaggi che mi avete mandato negli ultimi giorni, grazie anche dei pensieri ricevuti in questa vicenda. Quello che è successo mi rende ancora più sensibile per le persone malate di cancro, ci farò ancora più attenzione. Per quanto riguarda noi: Mario Rui, Rudiger e Nura sono indisponibili, Vermaelen va testato oggi, ha una situazione da tenere sotto controllo e da monitorare, De Rossi e Perotti sono disponibili“.

Come ha trovato la squadra dopo la sosta?
Non ci sono stato, non li ho ancora visti, li devo vedere ancora oggi, non ci ho lavorato. I miei collaboratori li hanno trovati bene, tra viaggi e spostamenti un po’ di fatiche le hanno fatte, qualcuno ha dovuto recuperare un po’, come Salah. Dopo queste trasferte delle nazionali vanno riordinate le idee, ma oggi saranno tutti a disposizione, è importante il messaggio che si lascia oggi, tenendo conto anche di quello che hanno fatto individualmente. In generale erano molto dispiaciuti dopo l’ultimo risultato, ma sanno benissimo quello che è il resistere che bisogna avere in determinati casi per arrivare a delle vittorie, che arrivano dalla resistenza in momenti in cui le cose non vanno come vorrebbero. Non ho dubbi sulle conoscenze dei miei calciatori, ormai li conosco, tranne qualcuno venuto quest’anno per cui la storia parla chiaro“.

Che rapporto ha con Giampaolo? Cosa ha portato alla Sampdoria?
Con Giampaolo è facile avere rapporto, è una persona di grande valore, di valori umani e calcistici, perché ormai lo conosco bene, abbiamo passato delle serate insieme a parlare degli allenamenti e dei punti di vista. Lui riesce a plasmare la squadra a dargli il suo modo di vedere il calcio, un modo moderno, che passa attraverso delle misure di squadra. Basta vederli giocare, anche durante le prime due partite, si vede la sua mano, nonostante la Samp fosse stata allenata da un altro grande allenatore come Montella. Si vede che Giampaolo ha messo qualcosa di suo in più, siamo amici io e lui“.

E’ riproponibile la presenza di Bruno Peres e Florenzi come terzini?
Secondo me è abbastanza facile il discorso, o almeno cerco di fare una sintesi. Si tratta sempre di quello di cui ho parlato prima parlando di Giampaolo: noi ancora dobbiamo fare dei passi in avanti, abbiamo perso un po’ la nostra distanza di squadra, non riusciamo ad essere compatti come in passato. Se riesci ad essere compatto e corto c’è un modo di ragionare diverso e sviluppare diverso. Florenzi può fare benissimo il terzino, è chiaro che quando fai delle scelte del genere la squadra deve comandare il gioco, come l’anno scorso. Se hai due terzini che sanno spingere e sanno difendere è inutile che stai ad aspettare gli altri, se dai la possibilità di attaccare all’avversario e poi ti difendi è un contro-senso. Noi dobbiamo giocare all’attacco e tenere palla nella metà campo avversaria, questa è la nostra qualità. Le distanze di squadra sono un altro tema fondamentale, in larghezza puoi stringere la squadra, ma il campo rimane sempre di 60 metri, per lunghezza da 110 lo puoi portare ad essere 55, per cui soprattutto sull’inizio dell’azione puoi reggere la squadra corta, dobbiamo fare dei passi in avanti, non siamo ancora bravi su questo“.

Baldissoni ha detto che stanno valutando la possibilità di lasciare l’Olimpico…
Io non ho imparato niente da Baldissoni, la penso esattamente come lui, quello che ha detto lui è il mio pensiero. La questione riguarda soprattutto la società, però non so se poi alludi a quella che è la presenza degli spettatori… Un Olimpico vuoto è dannoso per la squadra, ti rafforza il meno e ti toglie un po’ di più. E’ un dato di fatto, la società lo reputa un tema caldo, è una questione che riguarda loro e la penso come Baldissoni“.

Allegri su Pjanic ha detto che deve smaltire i carichi di lavoro, perché non era abituato ad allenarsi così…
Si fa meno di quello che fanno in nazionale e di quello che fanno alla Juventus (ride, ndr). Io so come ci alleniamo qui, metteremo le telecamere ovunque a Trigoria per farvi vedere tutto. Non so quello che fa Allegri, mi piacerebbe vederlo, lo copierei volentieri, vince molto… Noi abbiamo il nostro lavoro, che facciamo con coerenza e professionalità. La Roma fa un po’ di forza, resistenza, corsa, pallone, calci da fermo, rimesse laterali, un po’ di attacchi sull’inizio dell’azione eccetera. C’è la libertà di parola“.

Non crede che questo essere eccessivamente eclettico limiti Florenzi?
E’ un discorso corretto, che si può fare, anche se si può dire che è bravo da tutte le parti e si può mettere dove vuole. Va valutato anche nei confronti del resto della squadra, può fare tutto bene. In previsione di quella che è la nostra struttura di squadra, nel fatto che Rudiger sta facendo passi importanti verso il recupero, per il  momento, cerco di tenere tutto in considerazione. A volte si difende, a volte si attacca. Si è allungata un po’ la misura della nostra squadra e non dobbiamo farlo: dobbiamo riprendere subito le nostre distanze. Florenzi sa benissimo sforare oltre la linea offensiva, quello che subisce a volte in difesa lui lo crea ai difensori avversari“.

Cosa si aspetta dalla squadra? Che valore ha la gara con la Samp?
Tutte le cose che ci riguardano hanno un valore importante, qualsiasi situazione che riguarda la squadra ha un valore ai fini del risultato. Il modo di stare insieme, di lavorare, di fare l’allenamento, è importantissimo. Ora diventa fondamentale riuscire ad essere una squadra con una misura giusta di sviluppare le azioni, di stare dentro il campo, le scelte saranno fatte in questa direzione. Vogliamo essere più corti, più compatti e più continui nell’esercitare quello che vogliamo proporre. L’anno scorso dopo l’inizio un po’ così e così ci siamo riusciti ed era visibile, poi è stato facile esaltarsi, con la squadra che si allunga è difficile aiutare il compagno, sono tanti metri. Gestire la palla diventa difficile, bisogna fare lanci e non spostamenti, siamo tutti coinvolti. Questo sarà il tema di oggi al rientro, un’analisi di quella che è stata la nostra piccola storia di quest’anno rispetto a quello che sviluppavamo l’anno scorso, è evidente questo dato, già in 4 partite. Col Cagliari non possiamo solo giocare a buttare palla, dobbiamo lavorare da dietro, ce lo impone la nostra qualità, è una qualità che poi ti porta ad avere successo nel confronto con l’avversario durante la partita. Abbiamo fatto pochi passaggi mirati, abbiamo avuto poca personalità. Se ci pressano deve essere un vantaggio per noi, se vengono nella nostra metà campo c’è spazio dietro la loro linea difensiva, dobbiamo giocare in quello spazio lì, dobbiamo farlo sennò non siamo giocatori da Roma, non sono un allenatore da Roma. Ora si è rifatto come quando sono arrivato l’anno scorso, la palla brucia, non si gioca, si perde palla. Spesso abbiamo rinunciato, mi dà fastidio, quello non mi garba per niente“.

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