Luca Di Bartolomei, figlio del mitico e storico capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei, sarà impegnato alle ore 13 per l’inaugurazione del campo A del centro tecnico di Trigoria, Fulvio Bernardini, intitolato in onore del padre. Così ha parlato ai microfoni di Rete Sport: “Una giornata emozionante, sinceramente per noi è una cosa inattesa, dopo 18 è bello che si ricordi ancora papà. Sono 9 anni dalla scomparsa anche di Sordi, una persona che idealmente era vicino a Di Bartolomei“.
Luca ricorda il padre. Niente perdono ma nel ricordo resta il legame che lega i due: “Non ho perdonato Ago, ma credo che il perdono sia legato all’accettazione, e da figlio non ho mai accettato il sacrificio che Ago mi ha chiesto. Credo che il fatto di non perdonarlo, d’altra parte, sia un modo di rimanerci legato. Era un vero romano, non aveva un carattere semplice ma aveva un senso dell’ironia sviluppatissimo, in questo lui era assolutamente goliardico“.
I romanisti, i tifosi lo hanno sempre sostenuto e continuano a ricordarlo: “La tifoseria, i romani, i tifosi non hanno mai dimenticato Ago. Mi fa piacere dire che subito grazie alla società dopo tanti anni Ago torna a casa. E lo fa sul campo della Primavera, dove molti ragazzi giocano e sognano di diventare campioni, e spero che guardando quella targa, con l’aiuto di Tancredi e altri traggano ispirazione per essere sportivi onesti, Ago lo era, è la più grande cosa che mi ha lasciato“.
Per chiudere una parola sulla Roma attuale: “Una Roma che ha potenzialmente una forza straordinaria, ha grandi mezzi e a parte alcuni problemi penso che svilupperà un progetto interessante“.
Luca di Bartolomei interviene anche ai microfoni di Tele Radio Stereo. Queste le sue parole: “L’eredità vera che mi lascia Ago è l’affetto che riceviamo dalla gente. Un’eredità che lascia a noi familiari ma che è l’affetto di tutti. Una persona semplice come se ne incontrano tante, che aldilà del calcio ha saputo dare un’idea di rispetto per quello che faceva, rispettando la maglia, i tifosi, i compagni. E’ questo che va ricordato di Agostino. Per questo sono felice che venga ora ricordato con un campo dove si alleneranno tanti ragazzini“.
Poi riguardo alla bellissima cerimonia d’inaugurazionetenutasi oggi a Trigoria in onore del papà Agostino: “Oggi è una bella giornata perché al centro di tutto non c’è stata solo una persona, ma un modo di vivere e fare sport. Per questo spero che chi giocherà su quel campo, a prescindere dal fatto che diventino grandi giocatori o chissà, capitani della Roma, crescano da persone per bene, che poi diventino calciatori o muratori, avvocati o idraulici. Il calcio vive da alcuni anni un tempo nuovo. C’è bisogno di persone serie. Il calcio reclama persone per bene e serie come Franco Baldini e Walter Sabatini. Non lo dico oggi. Lo dico da anni“.