L’Osservatorio di Gianfranco Giubilo. Quanti rischi per i due tecnici in questa sfida incrociata

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IlTempo.it – Sembra, questo di metà settimana, un turno ideale per Mancini e la sua Inter, che vantano due fattori fondamentali: l’assenza dalle Coppe e la buona stella, che non accenna a tramontare. Contro il Verona a San Siro, pronostico a senso unico. Via di fuga che si dilata, i tanti segugi in caccia hanno problemi ben più complessi. Salvo la squadra al momento più ispirata, ovvero il Napoli di Sarri, che aspetta al San Paolo il Carpi, per dar seguito allo spettacolo del potenziale offensivo, devastante come sanno bene Bruges e Lazio. Per stasera, fatti salvi un anticipo e un posticipo, almeno l’unanimità sull’orario. Ruba la scena, nonostante la diversità delle motivazioni, il derby incrociato tra la Capitale e la Lanterna. Non a caso gli arbitri designati si chiamano Banti e Rizzoli.

Dopo le follie del turn over autolesionista, Garcia non ha dato segno di pentimento, ma è auspicabile che la formazione torni a ispirarsi a quella vittoriosa sulla Juve, con De Rossi al centro della difesa e il recupero dei pezzi da novanta. Da non sottovalutare comunque la Samp fin qui troppo alterna. La Lazio, bastonata dal Napoli e dai suoi tifosi, aspetta il Genoa, poco fortunato contro la Juve. Ma la squadra è rimasta senza spina dorsale: fuori anche Candreva, dopo De Vrij, Biglia e Klose. La fase difensiva allarma giustamente Pioli, che però non ha alternative. Non va meglio per la terza squadra della Regione, perché il Frosinone va a trovare i campioni in carica della Juventus, che sembrano decisamente in ripresa nonostante continuino a perdere i pezzi per infortuni.

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