L’ora di Belotti: Roma, Toronto e West Ham le ultime tentazioni

La Stampa (G. Buccheri) – Il tempo sta per scadere e Andrea Belotti lo sa. Restare in granata rinnovando il contratto a fine corsa o prendere la strada di un’avventura altrove? Per lunghi tratti della stagione, e dal luglio scorso, il destino del Gallo appariva scritto: dopo sette campionati e, ora, 100 gol in A, il divorzio sembrava l’unico verdetto possibile. Poi, il ruolo di Juric, un progetto costruito sulla forza dei giovani, il rapporto con il direttore sportivo Vagnati e la rinnovata offerta del patron Cairo messa in campo nelle ultime curve, il tutto sullo sfondo di un cammino frenato dai tanti, troppi, contrattempi fisici e dalla melina di chi avrebbe dovuto, nella testa del Gallo, farsi sotto per ottenerne il cartellino a zero euro: qualcosa si è rimesso in moto.

Così, il tempo perché Belotti dica la sua in modo netto e chiaro – fino ad ora solo piccoli accenni sul tema – sta per scadere: entro domenica, il Toro aspetta una risposta e se non sarà entro cinque giorni, il capitano potrà sfruttare solo qualche ora più. Toronto, West Ham e Roma. Sarebbero di queste tre squadre gli ultimissimi sondaggi arrivati al fidato consigliere di cui il Gallo si fida ciecamente: Belotti non ha un procuratore come gran parte dei suoi colleghi, decide da solo con la famiglia e si fa aiutare da un amico che raccoglie le richieste e gliele gira.

Con il contratto in scadenza, il capitano granata pensava ad un’asta sul suo nome, ma la realtà è andata in un’altra direzione: molto interesse, pochi affondi. E, così, la partita si è riaperta. Cairo, nel luglio scorso, si era spinto fino ad offrire 3,6 milioni di euro a stagione per quattro anni, ma dal Gallo nessun segnale.

 

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