Il Tempo (Nati il 7 Giugno) – Torna l’incipit, saltato la scorsa settimana per una questione di spazi; torna a pochi giorni da una notizia ormai insperata,ma non per questo meno gradita. L’Avvocato di Boccea, con tutto il male che ne possano pensare i detrattori, mossi da interessi personali e vecchi rancori, ha realizzato una rete degna del miglior Nainggolan, riuscendo ad ottenere un risultato al quale era rimasto l’unico a credere. I membri, i conduttori e gli opinionisti che per anni hanno sparso il loro veleno, non hanno avuto neanche la dignità di chiedergli scusa, preferendo lo sproloquio qualunquista o il silenzio dei colpevoli. Ora incrocio le dita, perché la strada è ancora molto lunga, specie per chi ricorda che su questa vicenda i nostri amministratori (vostri, perché io non li riconosco come tali) sono riusciti ad effettuare tuffi carpiati degni del migliore Klaus Dibiasi. «Spareggio champions», così era stata presentata la partita del Meazza.
Ma che spareggio è quello tra due squadre divise da otto punti in classifica? «L’Inter viene da una serie di vittorie impressionanti». Vero, ma quando ha giocato contro le squadre di vertice ha regolarmente perso, nonostante gli eredi di Mao. Stavolta non ha solo perso: è stata spazzata via da una Roma fantastica. Durante la presentazione della gara, uno degli opinionisti della televisione satellitare ha risposto che tra Gagliardini e Radja si sarebbe preso l’ex atalantino, con l’aria di chi la sa lunga. Come mi sarebbe piaciuto se al termine, dopo i due capolavori del giocatore che è stato vittima di una delle tante cattiverie che ormai riempiono questa città, fosse stato ancora in studio e gli fosse stata rivolta la stessa domanda. P.S. La scorsa settimana era saltato anche l’altro tormentone. Dicevo che dieci giorni or sono, ero rimasto esterrefatto da Rabiot, che aveva annichilito Iniesta e Messi, non proprio gli ultimi arrivati. Quel Sabatini non capiva proprio niente, come dimostra anche la gara del Meazza.