Ljajic e poi Dzeko via per fare cassa

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Adem Ljajic rientra alla Roma e sarà ceduto. L’Inter non lo riscatta, anche se Sabatini aveva abbassato i termini economici per lasciarlo a Milano. C’è un impegno da parte del procuratore di non portarlo a parametro zero, nonostante il suo contratto scada nel 2017. Lo vuole la Samp (interessata anche a Paredes) ed è spuntato nelle ultime ore anche il Milan. Tiepido invece l’interessamento della Fiorentina, che considera elevato l’ingaggio del giocatore, salito a 2,5 milioni all’anno. Ma ci sono offerte anche dall’Inghilterra e dalla Spagna per l’attaccante serbo che in nerazzurro ha avuto una stagione di luci e ombre. Sabatini spera di incassare dalla sua cessione almeno dieci milioni, per ammortizzare l’acquisto di tre anni fa, quando la Roma pagò alla Fiorentina undici milioni più bonus. I soldi che arriveranno dalla cessione di Ljajic sono da aggiungere al tesoretto per evitare altre cessioni eccellenti, oltre quella difficilmente evitabile di Pjanic.

DZEKO VERSO L’INTER – L’altra cessione sulla quale Sabatini sta lavorando è quella di Dzeko. Il centravanti negli ultimi giorni è entrato nell’ordine di idee di prendere in considerazione il trasferimento, cosa che all’inizio non avrebbe voluto accettare. Ma il finale di campionato, la presenza sempre più costante in panchina, gli hanno fatto maturare la consapevolezza che sarebbe una battuta d’arresto negativa per la sua carriera preparare un’altra stagione da comprimario. Spalletti ha provato a sollecitarlo in tutti i modi, prima con le buone poi con toni più bruschi, ma il rendimento di Dzeko non è stato all’altezza delle aspettative dell’allenatore. Che ha bisogno di un centravanti con caratteristiche diverse, un uomo d’area che sappia attaccare gli spazi e che partecipi alla manovra. Il giocatore che piace molto è Milik, il centravanti dell’Ajax e della Polonia. Per Dzeko c’è stato un sondaggio del Liverpool e del West Ham, che avrebbe offerto 17 milioni. Ma ha la possibilità di restare in Italia. Roberto Mancini è un suo estimatore e se l’Inter dovesse sacrificare Icardi per sanare il bilancio punterebbe decisamente sul bosniaco, che ha avuto un contatto telefonico con il tecnico di Jesi.

ESIGENZE – L’Inter come la Roma deve fare i conti con il Fair Play Finanziario e ha bisogno di mettere a segno ricche plusavalenze. Icardi da questo punto di vista potrebbe far segnare un più trenta in caso di cessione. Dzeko ha avuto Mancini allenatore nel City, è stato lui a spingere per acquistarlo dal Wolfsburg nel gennaio 2011, dopo aver cercato di portarlo all’Inter ai tempi di Moratti. Con la sua cessione la Roma potrebbe ammortizzare la spesa di quindici milioni fatta la scorsa estate. Dzeko non è riuscito a convincere Spalletti, ma con Mancini ha mantenuto un ottimo rapporto, dopo aver vinto insieme lo scudetto nel Manchester City. Anche Jovetic spinge per l’arrivo di Dzeko in nerazzurro. I due sono molto amici, fino alla scorsa estate erano compagni a Manchester.

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