Liverpool, febbre rossa

Chi si rifà agli stereotipi del calcio inglese casca male quando si tratta della tifoseria del Liverpool. Liverpool è stata per anni uno dei porti più importanti del mondo e come tutte le città di mare ha storicamente accolto gente da ogni angolo del pianeta.  Il glorioso passato europeo del club – vedi le cinque Coppe dei Campioni – fa anche sì che Liverpool abbia una dimensione europea particolare, segnata da mega-trasferte e vere e proprie “occupazioni” pacifiche di altre città. A Istanbul, per esempio, si sono messi in 50.000 per la storica finale del 2005, quella vinta ai rigori con il Milan di Ancelotti. Molti tifosi erano senza biglietto ma ciò non gli ha impedito di restare fuori – scrive Il Corriere dello Sport – in prossimità dello stadio a fare un tifo forsennato. Prima delle gare casalinghe del club i tifosi si schierano lungo il percorso dell’autobus della squadra incitandoli con bandiere e fumogeni. E, questo il rovescio della medaglia, lo fanno pure con l’autobus degli avversari. Accadde nel quarto di finale contro il City e in quell’occasione l’autobus venne danneggiato e colpito da razzi e petardi.

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