Spalletti: “Torno a Roma, un posto che non mi è indifferente. Se incontro Totti sarà lieto di abbracciarlo” – VIDEO

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro la Roma, in programma sabato alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico. Ecco le sue parole:

Spalletti a Inter Channel: L’argomento Roma verrà toccato molto in conferenza…
Io torno in un posto che non mi è indifferente, perché voglio bene ai calciatori che alleno, lì ci sono stato tanti anni, ho instaurato un rapporto forte. Andiamo a giocare contro un avversario forte, che ha qualità, dobbiamo ambire a giocare queste partite. Per diventare come loro dobbiamo andare a giocare e vincere queste partite.

Spalletti in conferenza: Come si immagina il ritorno all’Olimpico?
Roma non è indifferente. Gli ho voluto bene, con i giocatori ho instaurato un rapporto professionale di alto livello. Ci vado con tutto l’entusiasmo possibile, loro possono accogliermi come vogliono. Se incontro Francesco sarò ben contento di abbracciarlo, tra me e lui non ci sono conti in sospeso, per lo meno da parte mia. Sarà un piacere ritrovarlo.

L’accoglienza che troverai a Roma può condizionare la tua squadra?
Assolutamente no. Loro non hanno bisogno di ulteriori stimoli, hanno sempre vinto ultimamente. Noi dobbiamo trovare soluzioni per competere con squadre forti come la Roma. Il nostro campionato verrà misurato da queste partite qui. Dobbiamo farci trovare pronti a questi appuntamenti. Se non andiamo a giocare da squadra forte verremo travolti, è bene subito sapere cosa ci aspetta.

Delusioni dal mercato?
Io alleno l’Inter ed i suoi campioni li ha già in casa. Io sono felice di allenare questa squadra, mi hanno già fatto vedere di che pasta sono fatti. E’ chiaro che se fossimo stati più ordinati all’inizio, in quello che doveva essere il nostro mercato, si poteva mirare subito al percorso. Inizialmente abbiamo iniziato mirando a situazioni diverse, che poi non si sono potute portare a casa. Per essere corretti alle regole, ai paletti, a volte devi essere costretto a modificare il percorso che stai facendo. Io sono orgoglioso di aver modificato insieme alla società ed in base alle situazioni.

Quanto cambierebbe una vittoria o una sconfitta?
Per me è importante la prestazione. La prima qualità che devi avere è essere squadra. Andiamo a giocare a Roma contro una squadra forte, se lo sei anche tu, nel calcio non ci sono trasferte. Dipende da come tu vai ad affrontarla. Noi per ambire alle nostre posizioni dobbiamo sapere anche nell’essere professionisti, che ci sono occasioni nel calcio, che oggi ti capitano e domani non si presentano. Essere già dentro con testa e muscoli. Loro sono così, una squadra forte.

Firmeresti per fare i risultati della Roma qui con l’Inter?
No, non voglio porre paletti che possono essere smentiti. Ho fiducia in loro, io so che loro hanno delle potenzialità importanti. Lo sapevo e lo so adesso. Ho a disposizione le mie stelle. Noi possiamo andare a mettere dentro un percorso importante. Dal mio punto di vista quelli che alleno sono i più forti, non credo che il mio avversario che abbia sempre qualcosa di più. Abbiamo potenzialità e le vogliamo mettere in pratica contro qualsiasi avversario.

Come ha preso le parole di Totti?
Lo conosco bene Francesco. L’ho visto sorridente e perfettamente nella sua persona. Lui fa ora quello che voleva fare, sarei contento nel vederlo così. Lui può pensare quello che vuole, fare quello che vuole. Io devo badare al mio sentimento, al mio amore da distribuire e per lui c’è un bel pezzo. Mi ha fatto vivere partite splendide, ha fatto gol da falso nove di grande qualità. Non ho problemi di nessun genere, sono tranquillissimo ad andarlo ad incontrare. Io alleno l’Inter, ho un vero ‘nove’ all’Inter, non un falso, alleno lui e mi riempie gli spazi di pensiero. A Roma ho avuto Totti, ma anche altri calciatori. Ci sono Manolas, Strootman, De Rossi, Dzeko, Alisson, che ha giocato poco e sarà uno splendido numero uno. La Roma, dicono che sono in difficoltà col terzino destro. Io metterei Florenzi, lo vorrei vedere come avversario, perché è di una qualità estrema. C’è Emerson, che doveva fare il parcheggiatore a Trigoria, che sarà il calciatore della Nazionale italiana.

La partita con la Fiorentina?
Non voglio vedere la mezz’ora dove abbiamo abbassato la qualità. Dobbiamo essere una squadra che ha facilità di palleggio.

Quali sono le stelle da spolverare?
Io sono fiducioso, perché ho visto grande qualità che i nostri calciatori hanno. E’ in generale il discorso, non vado a creare difficoltà psicologiche, dicendo a qualcuno singolarmente. Perisic e Icardi sono partiti forte, qualcuno deve ancora migliorare.

Il mercato?
Abbiamo una società forte, tutti hanno un ruolo definito. Io ho chiesto 3 o 4 calciatori e questi sono arrivati. Vecino e Borja Valero ho chiesto se c’era possibilità e si sono portati a casa. Dalbert era già un obiettivo. Kondogbia faceva delle richieste e sono stati brevi i direttori a prendere Cancelo. Non dipende dai direttori se poi non è stato possibile arrivare ad una certa quota per i paletti.

Dalbert e Cancelo a che punto sono?
Si sta cercando un modo di stare in campo che prevede degli equilibri, loro sono molto offensivi. Noi vogliamo vincere le partite, ma c’è da alternare la caratteristica. Bisogna essere bravi a saper far comportare la linea difensiva come un reparto, c’è da fare un po’ di lavoro.

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