L’intreccio tra Luciano, Marcello (e Conte)

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Il Corriere della Sera (M.Sconcerti) – Lippi può andare al Milan, questa è la grande voce. Ed è plausibile per il presente e il futuro. Secondo me ha molto a che vedere con il rapido avvicinamento di Spalletti alla Roma. Lippi era un nome ambito anche a Roma e direi quasi per lo stesso motivo per cui adesso può andare al Milan. Non è un traghettatore di professione, non lo è mai stato, ma tiene a un grande ruolo senile e a un buon contratto. Non allena da 5 anni, se non in Cina, sa che il tempo è passato ma anche che la saggezza ha sempre mercato e un prezzo alto. Sia il Milan che la Roma vogliono Conte. Lippi è quel segmento che manca tra il desiderio e la realtà. Nel suo infinito mestiere Lippi sa di non potersi riciclare come vecchio ragazzo d’assalto. Una carica di direttore tecnico subito e poi con Conte allenatore responsabile della squadra, credo gli vada bene. Conte è uno dei suoi allievi. Lo conosce, può gestire con garbo sia lui che se stesso. E comunque è un’idea che sta in piedi. C’è una convenienza per tutti.

Alla Roma Conte è saltato perché non può essere preso adesso e la soluzione alternativa porta a un contratto lungo con Spalletti. Il pacchetto può così spostarsi su Milano. Sono catene lunghe ma logiche e sia Lippi che il Milan amano almeno una logica di fondo. A 67 anni per Lippi entrare nel mondo del Milan come pronto soccorso e rimanerci come padre nobile e influente, è uno modo quasi perfetto per chiudere una storia trionfale. A me sembra non faccia una piega se Conte è d’accordo. E il primo a rassicurarlo sarebbe Lippi. Verrebbe a chiudersi anche la leggenda secondo cui il Milan non ha uomini che conoscono il calcio. In realtà Galliani lo conosce benissimo, ma c’è un tempo in cui anche i miti sfiorano la realtà. Con Lippi che interviene, suggerisce sul mercato, copre le spalle di tutti con la vecchia scienza, il Mila può scoprirsi anziano ma più vero. Resta una piccola considerazione finale: il Milan di oggi, la squadra, non è malata, non ha bisogno di medici. Una persona sana e normale non è malata, è solo normale. Il Milan è questo. Lippi non migliorerà la squadra di oggi, migliorerà forse la società di domani.

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