Corriere dello Sport (L. Scalia) – Prima la Turchia, poi la vacanza è continuata tra la Serbia e il Montenegro. Nemanja Matic si sta godendo dei giorni di relax circondato dall’affetto della sua famiglia, della moglie e compagna di vita Aleksandra Pavic e dai tre figli Filip, Tea e Anika, l’ultima arrivata. Il primo genito, tra l’altro, fa parte della famiglia della Roma dato che gioca e si diverte con l’Under 12 giallorossa con ottimi risultati. E’ il riposo del guerriero dopo una stagione lunga e faticosa, ma anche il carburante per ripartire da Trigoria il 10 luglio, prima della partenza per la tournèe asiatica, che andrà in scena tra Corea del Sud e Singapore.

Matic è stato a mani basse uno dei migliori giocatori della Roma. Già, il centrocampista ha preso per mano la squadra dall’alto della sua esperienza internazionale nei momenti decisivi, diventando una diga in fase difensiva e un trequartista aggiunto quando c’era da spingere. I rinnovo se l’è conquistato sul campo, minuto dopo minuto. Nel contratto c’era l’opzione automatica per il prolungamento fino al 2024 in base alle presenze raggiungimento del 40% delle partite da titolare o di almeno 45 minuti). A marzo aveva già centrato la missione. E non c’è stata nessuna trattativa: un altro anno a Roma a scatola chiusa e via. A fine stagione però i numeri hanno quasi del miracoloso perché 50 gettoni complessivi tra campionato e coppe a 34 anni non sono scontati. In pochi li avrebbero messi in preventivo. Ai nastri di partenza, tra un mese o giù di lì, Matic sarà ancora lì a chiedere spazio.

Mourinho l’ha convinto la scorsa estate a sposare il progetto della Roma da parametro zero. Lui si è calato nella parte di braccio destro dello Special One dopo le esperienze vissute insieme tra Chelsea e Manchester United. Del resto, Matic è il prototipo del giocatore che piace all’allenato re portoghese. Enorme sul rettangolo verde con quel 1.94 cm per 85 chili, gigante fuori per il suo essere professionista a 360° vedi la cura del corpo, ma anche per sapersi mettere a disposizione come spirito guida dei più giovani. Non a caso sotto la sua ala protettrice sono cresciuti molti bambini, tra cui Bove e Tahirovic.

L’ Europa League gli è sfuggita per una questione di dettagli. Ancora una volta. Siviglia-Roma, infatti, rappresenta la terza finale di Europa League persa in carriera. La delusione l’aveva vissuta anche con le maglie di Benfica 2013 e Manchester United 2021 in epoche molte diverse. L’obiettivo di Matic adesso è interrompere questa maledizione provando ad alzare al cielo una coppa che ha accarezzato solamente di striscio. Nuova stagione, nuova vita. Inseguendo il sogno europeo.