L’esodo. Febbre da Stadium per 2100 giallorossi

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Corriere Dello Sport (R.Maida) – Quarantadue minuti, meno di un tempo di una partita. Tanto hanno resistito sul mercato i biglietti riservati ai tifosi della Roma per lo Juventus Stadium, il teatro dei sogni giallorossi. Non c’è più un sedile libero, di qua e di là: tutto esaurito per la partita che vale un’apertura di credito per il campionato. Incuriosito è anche Giovanni Malagò, che tifa Roma ma soprattutto è il presidente del Coni: «Non so se la Roma sarà davvero l’anti-Juve ma, osservando la classifica, la partita di Torino è davvero una sfidascudetto».

INTASAMENTO – Nemmeno hanno aspettato il risultato della sfida contro il Milan, i romanisti. Alle ore 11 di lunedì, quando apriva la distribuzione, hanno preso d’assalto le ricevitorie Listicket di tutta Italia. Il sovraccarico in un così stretto orizzonte temporale ha provocato qualche disfunzione. Soltanto i più celeri e i più fortunati sono riusciti a comprare l’ingresso per lo Stadium, al costo nemmeno così esiguo di 45 euro più i diritti di prevendita. Altri sono rimasti delusi e sperano nel miracolo dell’ultim’ora, anche se la Roma ha raccomandato ai propri tifosi di non andare a Torino senza avere il biglietto in tasca, per evitare grane di ordine pubblico. E chi si è mosso in anticipo investendo sull’evento, adesso, potrebbe fare affari significativi: sui siti specializzati nella compravendita di biglietti, ieri, c’erano decine di migliaia di utenti a caccia di un pass a cifre già decuplicate.

PERCENTUALE – I romanisti nel settore ospiti saranno dunque 2.100. Aereo, treno, macchine, pullman. Ognuno per sé, tutti per la Roma. Ed è prevedibile che, se la Juve avesse concesso più posti ai visitatori, la partecipazione sarebbe stata ancora più massiccia. Purtroppo, secondo il regolamento, ogni società è obbligata a concedere almeno il 5% dello spazio alla tifoseria avversaria. E la Juventus ha rispettato quasi alla lettera la norma, dal momento che il totale della capienza dello Stadium è di quasi 42.000 posti.

ESODO – L’entusiasmo è tornato ai livelli dei tempi d’oro, come ha mostrato anche l’Olimpico acceso di Roma-Milan. Stavolta poi, come in occasione delle altre trasferte, partiranno anche i gruppi organizzati, quelli che in casa scioperano contro le barriere, sperando finalmente di festeggiare un risultato positivo: nelle precedenti sei partite allo Stadium, Coppa Italia inclusa, la Roma ha sempre perso. L’unica squadra romanista ad aver vinto in casa della Juve da quando esiste lo stadio di proprietà è stata la Primavera di Alberto De Rossi.

PRECEDENTI – Per i tifosi romanisti si tratta un test importante dopo gli incidenti di Bergamo. Gli ultrà, già turbolenti in Europa a Vienna e a Bucarest, sono monitorati con attenzione dal Viminale, che non tollererà altri gesti di teppismo. Ed è un peccato che si sia arrivati a questo punto, dopo settimane in cui le trasferte della Roma avevano attirato l’attenzione per il comportamento appassionato e virtuoso dei propri follower: i 3.000 di Firenze, i 2.500 di Reggio Emilia, i 5.000 di Empoli non solo non avevano provocato problemi di ordine pubblico ma si erano meritati gli applausi dei giocatori per l’attaccamento, per il rumore, per il colore. La speranza è che sabato si torni esclusivamente a quello.

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