Le verità di Spalletti: «Manolas e Dzeko restano alla Roma»

conferenza spalletti

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – A conti fatti, il gap dalla Juventus lo può colmare soprattutto lui. Per la sua capacità di addestrare e insegnare. Certo, poi anche il club deve dargli una mano e quel «cerchiamo giocatori nell’ambito di quelli che ci possiamo permettere» risuona come una mini resa rispetto al sogno di una squadra di primissimo livello. Spalletti però ci crede ancora, «anche se ora inizio a capire che cosa voleva dire Sabatini con la manovra del gatto maculato…». A lui il compito di offuscarla, iniziando con l’anestetizzare le voci su Manolas: «Lui lo voglio ancora nella Roma, non scherziamo. Ci ho parlato, diciamo che ha questo strapotere fisico che a volte gli va anche nel cervello. È uno che cerca sempre qualcosa che va oltre la normalità, a volte anche con delle scivolate a sproposito. Questo strapotere lo spinge oltre ciò che gli si richiede, nel gioco e nell’intensità dei discorsi. Ma è uno su cui costruire la Roma».

LE MOSSE – Archiviato Manolas, Spalletti fa il punto sul mercato. Iniziando da un altro big, Edin Dzeko. «Per me lui resta il nostro centravanti. Nacho? Aspettiamo. Di certo un altro difensore lo prenderemo». Da studiare, invece, le situazioni di Paredes e Iturbe. «Ad oggi il piano è di tenerli, però vediamo. Se capitano situazioni in cui possono entrare grandi giocatori che ci fano fare il salto di qualità, si può anche accettare un’uscita. Iturbe ha delle qualità, ma bisogna parlarci per capire qual è l’obiettivo. Diawara? È un buon giocatore ma non penso che il suo problema sia la Roma…».

GONZALO Sì O NO – Il problema della Roma, invece, è accorciare le distanze sulla Juve. Con Higuain ancora in ballo per un po’. «Se resterà davvero al Napoli, gli azzurri resteranno fortissimi. Se invece andrà alla Juve i bianconeri lo saranno ancora di più, ma anche il Napoli avrebbe magari i soldi per prendere 5 giocatori che gli permetterebbero di essere anche più forte. La Juve punta a vincere la Champions, ma una cessione del genere potrebbe rendere fortissima anche l’altra squadra». Insomma, Spalletti in cuor suo si augura che resti tutto così. Forse meglio.

IL CAMPO – Infine la tattica. A Pinzolo si sono visti il 4-2-3-1 e il 4-3-3, con Nainggolan si tornerà al 4-2-4. «Con Radja si può, anche se abbiamo diversi giocatori che possono giocare quei dieci metri più avanti come Perotti. Del resto devono tornare anche El Shaarawy e Florenzi che possono giocare nelle piazzole alte, oltre a Iturbe». E poi gli esperimenti, come quello di Strootman regista. «È una cosa su cui ci si può lavorare, vedremo in futuro. Lì però ci giocano De Rossi e Paredes, anche se Kevin sa fare tutto. Con la sua fisicità forse si perde qualcosa nello stretto e nel muovere la palla, ma poi quando c’è da riconquistare e da avere equilibro averlo davanti alla difesa è come avere l’impatto di un camion». Con tanto di definitiva archiviazione per la lavatrice di Garcia

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