L’addio di Santon, il bimbo che fermò CR7: “Il corpo dice stop”

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Quando, a 18 anni, fermi Cristiano Ronaldo e un allenatore come José Mourinho ti paragona a Facchetti e Maldini, il futuro può essere, davvero, il migliore dei mondi possibili. O può diventare anche il tuo incubo, capace di stritolarti se poi i risultati non sono all’altezza delle aspettative. Chissà se ora, che ha annunciato il suo addio al calcio a soli 31 anni, Davide Santon si senta davvero in pace.

Da una parte ha vissuto esperienze, incontrato gente e guadagnato soldi che i suoi coetanei possono solo immaginare; dall’altra si trova costretto a reinventarsi mentre i suoi colleghi sono ancora nel pieno della carriera. “Il mio fisico non ce la fa più” ha detto a TMW.

Quello che ha ufficializzato ieri lo aveva confidato agli amici settimane fa, raccontando il suo calvario: consulenze, incontri, esami, tutti con lo stesso esito. Le ginocchia a pezzi, appena aumentano i carichi i muscoli cedono. Per questo non ha passato le visite mediche in quei club, italiani e stranieri, che lo hanno contattato. Chiude dopo un anno da fuori rosa nella Roma, guidata da quel Mourinho che gli aveva pronosticato una grande carriera e che, a Trigoria, non ha incrociato neppure per sbaglio

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