L’abbraccio. In tanti all’Olimpico, la Roma ha cuore

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Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Festa della Famiglia, la partita amichevole contro la squadra di Papa Francesco e con la benedizione del Pontefice ai giocatori, è stata l’occasione per raccogliere fondi per i terremotati, a dieci giorni dalla prima, terribile scossa che ha sconvolto il Centro Italia. Striscioni di solidarietà sugli spalti: «Forza Amatrice», «Uniti nel dolore ripartiamo dal tanto amore» e con «San Lorenzo abbraccia i terremotati», la solidarietà dei tifosi argentini. Istanti di commozione all’ingresso in campo delle squadre, con Totti che ha tenuto per mano un bambino sfortunato. E’ stato un test per la Roma di Spalletti, a una settimana dalla ripresa del campionato, qui all’Olimpico contro la Sampdoria.

ESPERIMENTI – Il tecnico ha provato qualcosa, per ripartire dopo gli ultimi due risultati deludenti. Il tridente leggero dietro a Totti (in campo per novanta minuti dopo tanto tempo, l’ultima volta a maggio a Dubai), l’esperimento di Emerson difensore centrale. Primo tempo a ritmi molto blandi, per il caldo e per il clima fin troppo amichevole. Bell’inserimento di Seck su assist del capitano. Che ha giocato con una maglia speciale, con il logo dell’evento e la scritta Francesco sulle spalle. Occasione per Bruno Peres, fuori di poco. Anche Fazio ha sfiorato il gol di testa. Nell’intervallo ci ha pensato Alessandra Amoroso a coinvolgere un po’ il pubblico, con la sua esibizione davanti ai tredicimila appassionati che hanno partecipato alla Festa della Famiglia, un po’ pochi nella giornata organizzata dalla Roma con il Vaticano per raccogliere fondi da devolvere alle famiglie terremotate.

I GOL – Nella ripresa Iturbe ha sbloccato il risultato all’8′, con il lancio da quaranta metri di Paredes, in un’azione tutta argentina. Il centrocampista, che potrebbe sostituire De Rossi alla ripresa del campionato contro la Sampdoria, si è mosso bene e ha dato il via a diverse occasioni da gol. Al 13′ il gol del pareggio degli argentini, con un tiro di Belluschi che si è infilato nell’angolo basso alla destra di Lobont. Vicinissimo al gol a metà della ripresa Grossi (buona la sua prestazione), andato in campo da titolare in extremis per un leggero infortunio di Juan Jesus. Il raddoppio giallorosso è firmato dal giovanissimo senegalese Keba, subentrato all’inizio della ripresa al posto di Perotti. L’azione, tutta in velocità, è stata cominciata da Totti, con l’assist di Bruno Peres. Il capitano ancora in evidenza su un calcio di punizione, con il quale ha sfiorato la traversa. Alla fine i ringraziamenti di Totti ai tifosi che hanno partecipato all’evento.

SPALLETTI – Il tecnico è soddisfatto dell’iniziativa e guarda al futuro con ottimismo: «Questa partita ha un significato importante, ti ridà il senso della compattezza, dell’unità per un solo obiettivo. La famiglia è significativa, ti senti voglioso di raggiungere un qualcosa per cui lavori insieme agli altri componenti. Bisogna saper reagire, la squadra lo ha già fatto. Chi si spegne alle prime difficoltà, perde ancor prima di aver perso». Chiuso il mercato, Spalletti è soddisfatto della rosa: «La società ha fatto il possibile, io sono a posto con i giocatori che ho. A volte ci sta di fare risultato e a volte meno, se subentrano situazioni incalcolabili o eccessivamente negative come gli infortuni contemporanei… Il centrocampista? Con la rosa al completo posso avere il giocatore in più, è chiaro che ho bisogno di averli tutti e di farli ruotare, se ho la possibilità di riportare Florenzi avanti non ho lacune a metà campo, lui può giocare lì e nel tridente offensivo. Se i calciatori non giocano con continuità è inutile averne in esubero».

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