La verità di Daniele. De Rossi in un audio svela l’accordo a gettone mai nato

«Sconquassato». Il termine giusto per definire l’animo di De Rossi, e quello dei tifosi della Roma, l’ha trovato ieri Ranieri. Il caso legato al mancato rinnovo del capitano (voluto da Pallotta e Baldini) ha provocato una bufera che ha spazzato via la residua pazienza dei tifosi, dei giocatori e di molti dipendenti di Trigoria. Ieri l’ennesimo colpo di scena alla Trono di Spade causato dalla circolazione di un audio Whats App mandato da De Rossi a una chat di amici. Oggetto della chiacchierata: la trattativa per un rinnovo mai arrivato. Nell’audio De Rossi spiega che avrebbe accettato un contratto a gettone, 100 mila euro a partita, in modo che il suo stipendio sarebbe stato direttamente proporzionale alle partite giocate. L’ad Fienga avrebbe confessato che quella era anche la sua idea e che avrebbe voluto inserire anche dei bonus. In un secondo momento Fienga ha richiamato lo stesso De Rossi, dicendo che Pallotta aveva autorizzato la soluzione del contratto a gettone. A quel punto Daniele è sbottato, risentito dal silenzio della società durato per un anno. Il club ha ascoltato gli audio e dato una versione diversa dei fatti. Negli ultimi mesi De Rossi avrebbe incontrato tre volte la Roma, che lo avrebbe informato delle idee su un progetto giovani che includeva la necessità di alzare l’intensità del lavoro. Nessuno gli ha proposto un contratto a gettone – secondo il club – e nell’ultimo colloquio di lunedì il discorso si sarebbe spostato sulla possibilità di giocare negli Stati Uniti. Lo riporta Leggo.

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