La strana domenica di Totti in cravatta: «Dalla tribuna è dura»

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – O «Grande Capitano, che c’hai? Te sei infortunato? Perché nun giochi?». Il tifoso di passaggio da Bergamo cerca di sdrammatizzare. C’è Francesco Totti con la divisa ufficiale in tribuna, nella sua prima uscita da dirigente, stretto tra Monchi e Baldissoni come se fossero due stopper. Il primo campionato D.T. della storia giallorossa incomincia con una trasferta storicamente difficile e finisce con tre punti molto sofferti. Totti dixit: «Diciamo che è stata un’emozione nuova. Dalla tribuna è davvero tosta. Forza ragazzi, complimenti per questo primo risultato. Sarà un anno di lotta e di emozioni forti».

È stato proprio in questo stadio, il 17 aprile 2016, che Francesco ha capito una volta per tutte che il rapporto con Spalletti era irrimediabilmente compromesso. Il numero 10 entrò in campo quando mancavano 13 minuti alla fine e la Roma era in svantaggio 2-3, dopo essere stata avanti 2-0. Totti segnò il gol del definitivo pareggio e servì un assist, sprecato da Dzeko, che poteva valere il 4-3. A fine partita, però, nel sottopassaggio, davanti a molti testimoni, volarono parole grosse tra l’allenatore (all’attacco) e il campione (per una volta difensore). Spalletti rinfacciò a Totti di aver fatto le ore piccole in ritiro, la sera prima, facendo il giro delle camere per giocare a carte. Totti ascoltò con il suo sorriso sardonico e poi contrattaccò: «Ma poi ho fatto gol…». Mandando così definitamente in tilt il tecnico, che, più tardi, alle tv e in conferenza stampa, disse più volte che aveva pareggiato tutta la squadra e non un giocatore solo.

Tempi passati. Ma anche un futuro molto prossimo. Sabato sera, all’Olimpico, Totti e Spalletti si ritroveranno, uno dirigente della Roma e l’altro allenatore dell’Inter. Sarà un’altra prima volta per Francesco: la prima da dirigente nel suo stadio. Quello in cui ha fatto piangere 60 mila romanisti la sera del suo addio al calcio. Il pubblico sarà ancora tutto dalla sua parte, ma basterà alla Roma che rischia di aver perso anche Bruno Peres, l’ultimo terzino destro a disposizione?

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