La Serie A riscalda i motori: Mourinho e la Roma al bivio

Il Messaggero (A. Angeloni) – Meno otto e si riparte. Il campionato è ormai pronto a riallargare le sue braccia. Sembra un torneo nuovo. Il campionato si è cristallizzato, il Napoli che ha giocato per conto suo e ora riparte con otto punti di vantaggio sui campioni d’Italia in carica del Milan. Il resto è un volo verso l’ignoto: 23 giornate, una vita. Per Lazio e Roma lo scudetto è solo una parola. Troppo discontinua una, spesso troppo brutta l’altra.

La zona Champions è vista come una necessità, soprattutto per la Roma, costruita addirittura per sognare il titolo. La carenza di gioco è preoccupante e in più i giallorossi hanno dovuto combattere con un inaspettato problema Mourinho, corteggiato a cielo aperto dalla federazione portoghese.

José viene da un lungo silenzio, che ha preoccupato i tifosi della Roma, accesi dalle sue doti comunicative e dalla capacità di rendere possibile l’impossibile. Mou ora è fuori dalla zona Champions, ha gli stesso punti dell’Atalanta e tre in meno della quarta, Lazio, e quinta Inter. La situazione non è confortante: la Dybala dipendenza è un problema, non una soluzione.

Wijnaldum sta tornando, ma chissà come; il mercato non si accende, Frattesi sarebbe la ciliegina a costi elevati. José vuole garanzie, che al momento non ha, andrà avanti con ciò che possiede, provando un miracolo. E Karsdorp? Problema non ancora risolto, si è scelta la convivenza forzata: anche perché per cederlo serve un acquirente e visti i tempi e difficile trovarlo. Tutto, insomma, ruota intorno al portoghese e alla sua voglia di Roma, oggi e domani. La Lazio ha lo stesso obiettivo della Roma, con qualche certezza (e punto) in più.

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