La Roma va a picco. Garcia ha i giorni contati

roma-spezia-garcia01

La Stampa (Buccheri-De Santis) – Uscire dalla Coppa Italia fin dagli ottavi di finale, e per mano di una squadra di B, ed essere obbligati (per ora) ad andare avanti con lo stesso allenatore. Lo Spezia fa il colpo in un Olimpico deserto (non è una novità), vince ai rigori e manda in frantumi il piccolo credito che Rudi Garcia, tecnico giallorosso, ancora vantava nei confronti della proprietà a stelle e strisce della Roma.

Non sa più vincere – Garcia e i suoi ragazzi non vincono da quaranta giorni, durante i quali hanno attraversato la tempesta di Barcellona (6 i gol presi), lo zero assoluto con l’Atalanta in casa (sconfitta pesantissima), il catenaccio asfissiante di Napoli (0-0) e, prima del viaggio sotto il Vesuvio, la qualificazione fra le sedici migliori d’Europa al termine dell’opaco pareggio con il Bate Borisov. Adesso, l’eliminazione dal trofeo nazionale per colpa di una squadra, lo Spezia, che sta vivendo un campionato cadetto lontano dai riflettori, 11° posto, ben 16 punti di distacco dalla prima della classe, il Crotone. «Spingerò fino alla morte questa squadra. Io non mollo», così Garcia al termine del pomeriggio più pesante della sua gestione romana. Non molla, il tecnico francese. Ma a mollarlo è il patron americano James Pallotta che si dice «disgustato» e sta studiando le contromosse. La Roma si è legata a Garcia fino al 2018, a cifre vicine ai tre milioni di euro netti a stagione: un investimento non di poco conto per le casse societarie, che obbliga il club a riflessioni profonde. È arrivato il tempo di un cambio tecnico immediato? Sì, se fosse pronta una soluzione alternativa che al momento non c’è. L’idea del traghettatore è difficile da realizzarsi (ad uno come Lippi bisognerebbe offrire quantomeno un accordo fino al 2017 ad obiettivi raggiunti), come non semplice sembra arrivare a una stretta di mano con un nome di peso in poche ore (Spalletti o Mazzarri?): la società vorrebbe cambiare allenatore a fine campionato per affidarsi a un nuovo progetto, ma non può, allo stesso tempo, sottovalutare un presente che racconta di un gruppo senza energia, entusiasmo, idee.

Idea Lippi traghettatore – Garcia va a picco, Pallotta riflette. «Abbiamo paura di saltare l’uomo, manca fiducia. Ora, però, dobbiamo rimanere in piedi nella tempesta e ritrovare lo spirito da lupi», dice il francese. È vero. La Roma, oggi, è l’immagine di un gruppo di scolaretti che non vanno oltre il compitino, frenati dalla paura di sbagliare. Una settimana fa, dopo i fischi dell’Olimpico a qualificazione agli ottavi di Champions League comunque raggiunta, il pensiero di esonerare Garcia si stava facendo spazio prima del no del possibile traghettatore, forse lo stesso Lippi. Adesso, al tecnico giallorosso, potrebbe non bastare battere il Genoa se, nel frattempo dovessero andare in porto le manovre per definire l’identikit del possibile sostituto: davanti c’è la sosta per il Natale, occasione d’oro per rimettere a posto le cose.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti