La Roma si trasforma. I Friedkin e la rivoluzione senza fine

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Adesso è definitivamente la Roma dei Friedkin. Anche l’ultimo baluardo della gestione Pallotta è venuto giù, anche se non è stata una caduta fragorosa e dolorosa, ma una scelta condivisa. Ieri Guido Fienga ha lasciato la società anche se il suo addio non è un vero e proprio addio: rimane come advisor esterno di NEEP Roma Holding SpA. Al suo posto i Friedkin hanno scelto Pietro Berardi. Probabilmente è la fine della transizione che i texani avevano studiato a tavolino quando hanno preso la Roma.

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Prima di salutare Fienga la società aveva cambiato praticamente tutti gli uomini che c’erano prima. Felice il nuovo CEO che nel 2020 era stato presidente e CEO di Pirelli nel Nord America e che ieri ha incontrato lo stesso Fienga: “Sono onorato di unirmi alla Roma in un momento così emozionante della sua crescita. Ci metterò il massimo impegno e della passione per raggiungere i nostri obiettivi“. Con la presenza fissa di Ryan Friedkin a Roma non c’era più bisogno di un CEO operativo come Fienga. Le decisioni sono tutte loro.

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