La Roma recupera un Florenzi mondiale

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Esclusa la lesione muscolare al polpaccio destro. Gli esami strumentali effettuati ieri da Alessandro Florenzi sgombrano il campo da ogni equivoco e lasciano un carico di speranza immenso nel cuore del jolly della Roma. Al derby di domani ci sarà e potrebbe rischiare di giocarlo anche da capitano. Nel caso in cui De Rossi dovesse alzare bandiera bianca, Garcia dovrà infatti scegliere tra lui e Keita. Il maliano è favorito, ma vedi mai…

FRENATA DECISIVA – Florenzi, dunque, ha frenato in tempo. È un po’ come quando vai a 150 all’ora e riesci a fermarti a 50 metri dal muro, prima del crash definitivo. Per Alessandro è andata proprio così, contro il Bayer Leverkusen ha alzato bandiera bianca appena ha sentito la prima fitta al polpaccio, prima che fosse troppo tardi. E quest’accortezza gli consentirà anche di scendere in campo domani pomeriggio. Nella situazione attuale, infatti, Garcia non si può permettere di rinunciare anche a lui in una sfida fondamentale per classifica, equilibri e ambiente. Poi ci sarà la sosta per le nazionali, con l’Italia impegnata nel doppio test contro Belgio e Polonia. Lì, magari, Alessandro potrà frenare definitivamente, anche se su questo si metteranno d’accordo Roma e Federcalcio.

JOLLY DA DERBY – Poi, è ovvio, bisognerà capire dove Rudi Garcia vorrà utilizzare Florenzi. L’ipotesi più accreditata è quella che venga riportato a centrocampo, al fianco di Keita (al rientro dopo oltre un mese, si fermò il 26 settembre con il Carpi) e Nainggolan, con l’inserimento di Torosidis in fascia al suo posto, come terzino destro. L’alternativa, invece, può essere la scelta del 4-2-3-1 da parte del tecnico francese, con Keita e Nainggolan bassi in mediana e Florenzi spostato tra i trequartisti, insieme a Salah e uno tra Gervinho e Iago Falque. Questo nel caso in cui Garcia voglia dare più sostegno al centrocampo, passando di fatto in fase difensiva ad una linea a 4, con l’arretramento dei trequartisti esterni sulla linea dei mediani.

SCALANDO L’EUROPA – In attesa del derby (sarà la partita numero 3.500 della storia della Roma), un motivo per far festa Florenzi comunque già ce l’ha ed è il fatto di aver visto inserito il suo gol al Barcellona in Champions League tra i dieci candidati per il «Fifa Puskas Award». Il premio è nato nel 2009 e ha l’obiettivo di premiare il calciatore che ha realizzato il gol più bello dell’anno. In passato lo ha vinto gente del valore di Cristiano Ronaldo, Neymar, Ibrahimovic e James Rodriguez (lo scorso anno). Stavolta con Florenzi sono state nominate le perle di Messi, Tevez, Mexes, Gonzalo Castro, Ball, Wendell Lira, Ndjeng, Ramirez e quella della calciatrice statunitense Carli Lloyd. Una concorrenza agguerrita, ma già il fatto di esserci conferma la sua scalata all’Europa. «”Flo” oramai è un giocatore di spessore mondiale. E poi fa tre ruoli, forse andrebbe pagato per tre», ha detto poco tempo fa Garcia scherzandoci su. Per ora, si accontenta di riaverlo al derby. Con o senza fascia alla fine conta poco.

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