La Roma pensa sempre in grande

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Non poteva festeggiarla nel modo migliore, la festa del papà: il gol del pareggio contro l’Inter, l’esultanza della figlia Aysha in tribuna, la notizia, ufficializzata dalla moglie un paio di giorni fa, del secondo erede in arrivo. È stato un sabato quasi perfetto, quello di Nainggolan: in attesa di raggiungere la sua nazionale, il belga ha segnato la terza rete stagionale, arrivata, come le altre, sempre all’Olimpico e sempre nella gestione Spalletti. E se il gol al Frosinone è stato importante ma non decisivo, quello di ieri e quello contro il Verona hanno regalato alla Roma due punti, che rischiano di essere molto pesanti per la Champions del prossimo anno. Sarebbe potuta arrivare anche la doppietta, ma il tiro nel finale, poco gradito da Spalletti, non ha avuto fortuna: i due si sono chiariti subito in campo, Radja ha detto al tecnico che pensava che la partita fosse finita, l’allenatore ha capito e se l’è abbracciato. «La base del gioco è stata minore rispetto alle ultime partite­ – dice Nainggolan – ­, ma l’Inter ha una gran difesa e in mezzo al campo copriva bene con Medel. Non era facile trovare il momento giusto per poter far male, ma dopo il loro gol abbiamo reagito da grande squadra». Commentando il suo gol, Nainggolan non ha voluto prendersi troppi complimenti: «Ho visto che Miranda stava per spazzare, io mi sono buttato in scivolata e ci ho provato e con un po’ di fortuna è andata bene. L’importante è crederci sempre».

RAMMARICO – Dalla gioia di Nainggolan e Rüdigerabbiamo avuto un’ottima reazione, speriamo che il Napoli non vinca») a quella di El Shaarawy. Convocato da Conte in Nazionale, quando si presenta davanti ai microfoni ancora non ne è a conoscenza e candido dice: «Spero di essere chiamato, perché è un obiettivo importante». Importante come il terzo posto: «È il nostro obiettivo e dobbiamo fare di tutto per confermarlo, poi se ci dovessimo avvicinare al Napoli ancora meglio. Contro l’Inter a tratti abbiamo giocato bene, avevamo voglia di vincere e siamo rammaricati per non esserci riusciti, ma per come si era messa ci portiamo a casa questo buon punto». Cosa è mancato allora? El Shaarawy non ha dubbi: «Un po‘ di concretezza, ma aver recuperato lo svantaggio è qualcosa di importante da cui ripartire dopo la sosta». El Shaarawy non lo dice, ma il derby è più vicino di quanto si pensi. E chissà che contro la Lazio non ci sia spazio per Totti: il capitano si ferma in zona mista per alcune foto, qualcuno gli chiede: «Vai in America?», lui sfila via senza rispondere.

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