La Roma non sa più vincere. Inutile pari con i viola: 2-2

Un punto di speranza, che è sempre l’ultima a morire. La Roma di Ranieri reagisce timidamente dopo la batosta col Napoli e pareggia 2-2 con una Fiorentina che poco aveva da chiedere al campionato. L’atmosfera dell’Olimpico è tra il funereo e l’ostile: circa 30 mila spettatori, sonori fischi durante la lettura delle formazioni e gli ormai consueti insulti a Pallotta. Poi il pubblico si scalda grazie a Zaniolo, uno dei pochi a suonare la carica nel deserto di motivazioni che attanaglia la Roma. Il baby talento ha un conto aperto coi viola – che lo bocciarono alle giovanili – e ha pareggiato subito lo svantaggio di Pezzella provocato dall’ennesimo buco difensivo. In precedenza la Fiorentina era andata vicino all’1-0 due volte trovando Mirante, scelto da Ranieri per sostituire l’apatico Olsen. Nella ripresa il copione è quasi lo stesso: vantaggio viola con l’ex Gerson, fortunato a trovare la deviazione di Juan Jesus, e pareggio quasi immediato grazie a una bella girata di Perotti su assist di un Kluivert finalmente decisivo. Poi la Roma ha attaccato a testa bassa, con poche idee e il poco coraggio rimasto. Dzeko ha sbagliato tanto sotto porta. È finita tra rimpianti (visto pure il ko della Lazio) e i fischi della curva. Si tratta del sesto sigillo stagionale per Zaniolo che a fine partita ha lanciato freddi segnali sul futuro: «Il mio rinnovo? Vedremo, devo incontrare la società. È un passo importante, la mia volontà è questa ma dovremo parlare». Lo riporta Leggo.

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