La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Se è vero nella cabala ebraica i numeri sono fondamentali per capire i segnali che l’universo fornisce all’uomo, il calcio sembra essere refrattario a qualsiasi univocità. La Roma lo esemplifica. Nonostante sia solo mercoledì, domenica per il match col Napoli all’Olimpico sono stati venduti già 41.000 spettatori, di cui 20.000 abbonati.
Entrambe le cifre, però, sono destinate a crescere per avvicinarsi ai 50.000, nonostante già ora il totale rappresenti il più alto delle ultime 4 stagioni per questa sfida. Logica vorrebbe che i giallorossi di Mourinho – in testa nelle statistiche d’imbattibilità casalinga nell’era dei 3 punti – stiano volando.
In porta, con Rui Patricio, il passo in avanti è stato sicuro, mentre Viña per ora non è al livello di Spinazzola. In attacco, invece, siamo convinti che il confronto fra Abraham (talento di enorme prospettiva) e Dzeko (campione anagraficamente avviato al tramonto) apra dibattiti interessanti. Un’aggiunta è d’obbligo: Fonseca non ha mai avuto a disposizione Zaniolo.
In ogni caso, crediamo che si faccia fatica a trovare un tifoso giallorosso che non nutra più aspettative rispetto allo scorso anno. L’effetto Mourinho, d’altra parte, è evidente, e non solo per il senso d’imbattibilità in casa. Una cosa è certa: domenica uno tra Spalletti o Mourinho interromperà la propria.
L’ottimismo, comunque, in casa giallorossa non manca. Pur con diversi limiti tecnici nella rosa – che lo Special One non manca mai di sottolineare – il carattere della squadra sembra lievitato. La Roma, infatti, sembra essere capace di qualsiasi impresa, nonostante Mourinho “sprema” i suoi titolari, visto che – come utilizzo di giocatori – è il terz’ultimo della Serie A (dopo Sampdoria e Udinese).
I numeri però come dicevamo, a volte sono solo specchi per i nostri desideri. E così la Roma proprio contro il Napoli spera d’infrangere il tabù dei successi con le big che ha zavorrato le ali di Fonseca, che nella stagione vinse solo il derby di ritorno contro la Lazio (prima 4 pari e 7 sconfitte). Perciò il mantra resta sempre uguale: con Mourinho tutto è possibile. Il Napoli è avvisato.