La Roma fa subito scintille. Ora l’Europa è più vicina

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – La favola dell’Empoli è quasi sempre la stessa: in trasferta principessa e in casa cenerentola. I padroni di casa tentano la trasformazione all’intervallo, ma ormai è troppo tardi perché l’inerzia del match possa cambiare. Uno 0-4 maturato nei primi 37 minuti di gioco e santificato dalla doppietta di Abraham e dalle reti di Oliveira e Zaniolo. Finisce poi 2-4 perché Pinamonti e Bajrami accorciano le distanze. La squadra di Mou ne approfitta, arrampicandosi in classifica al sesto posto in solitario.

I giallorossi rinunciano a Veretout, Felix e Vina per dare fiducia a una mediana più folta, con Maitland-Niles spostato a sinistra. Volendo trascurare l’intervento rischioso in area di Fiamozzi su Zaniolo già al secondo minuti, l’Empoli si spegne dopo 20 minuti. La mossa di mettere Mkhitaryan su Ricci funziona e i toscani perdono le misure. Dal 24′ al 37′ quattro schiaffi giallorossi cambiano tutto. Il mattatore è sempre Tammy Abraham, che segna in girata intercettando un tiro di Oliveira e poi realizza il raddoppio su un angolo battuto dallo stesso portoghese (la ribattuta di Mancini è tardiva). Gli avversari sbandano e la Roma ne approfitta prima con Oliveira e poi con Zaniolo.

Nella ripresa la Roma alza il piede dall’acceleratore e l’Empoli ne approfitta, rientrando in partita con una rete di Pinamonti, ben servito in area da Bandinelli. Sale in cattedra Rui Patricio, bravo a intervenire su Henderson e Bajrami, nonostante la buona prova di Smalling in difesa. Quando Bajrami segna il raddoppio, le speranze dei padroni di casa lievitano un po’, ma anche grazie ai cambi la Roma chiude senza vedere troppi spettri. Coppa compresa, la Roma è al terzo successo di fila e da ora in avanti forse guardare in alto non è più un atto di superbia.

 

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