La Roma e il mostro Real. C’è chi sa come batterlo

real.roma-totti2

Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Nella Roma c’è chi sa come si fa, anche se siamo ai confini della Mission Impossible. Il Real Madrid è una delle quattro grandi favorite per vincere la Champions League – insieme a Barcellona, Bayern Monaco e Paris Saint Germain – ma nella storia della Roma e dei romanisti ci sono «bestie nere» ancora peggiori, come Bayern Monaco e Manchester United. Contro le merengues, in Champions League, la Roma ha un curriculum di tutto rispetto: 8 partite, 3 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte. Molto peggio, per esempio, gli è andata con il Bayern: una vittoria e 5 sconfitte. La Roma ha eliminato il Real negli ottavi di finale dell’edizione 2008: doppia vittoria per 2-1 in casa (gol di Pizarro e Mancini) e 2-1 al Bernabeu (Taddei e Vucinic). Era il Real, tra gli altri, di Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 con l’Italia, insieme a Totti, De Rossi e Perrotta.

Sulla panchina giallorossa, naturalmente, c’era Luciano Spalletti. Tornando un po’ indietro nel tempo Francesco Totti, il 24 ottobre 2001, segnò il gol che permise ai giallorossi una storica vittoria al Bernabeu nella fase a gironi (le due squadre si qualificarono insieme per la seconda fase). Con la maglia dell’Olympique Lione, nell’edizione 2009- 2010, Miralem Pjanic ha eliminato il Real Madrid negli ottavi di finale. Il bosniaco, che non aveva ancora compiuto 20 anni, gelò il Bernabeu con il gol dell’1-1 che, unito alla vittoria per 1-0 all’andata, buttò fuori i madridisti. In quell’estate il presidente Florentino Perez aveva speso 161 milioni di euro per Cristiano Ronaldo (94) e Kakà (67).

Tornando al presente c’è da segnalare l’intervista rilasciata da Borja Valero al quotidiano As. Il giocatore della Fiorentina è cresciuto proprio nella cantera del Real e non si tira indietro nel dare consigli a Zinedine Zidane, che descrive così: «Quando ho avuto modo di allenarmi con lui sono rimasto a bocca aperta a vedere le cose che riusciva a fare con la palla. Era il dio del calcio». Per Borja Valero «Spalletti è un allenatore molto rispettato per quello che ha fatto in passato e la Roma gioca un calcio differente rispetto a quello di altre squadre italiane. Proprio come fa la Fiorentina. La forza della Roma è nell’attacco e il più pericoloso, per me, è Salah. Poi mi piacciono Pjanic e Nainggolan. Totti? Resta un dio, ma non è più indispensabile ». Chissà che Totti non gli faccia cambiare idea.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti