La Roma apre le ali e vola al primo posto

fiorentina-roma-salah rudiger dzeko pjanic nainggolan gol esultanza

Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – La qualità fa vincere le partite, abbinarla con la capacità di soffrire fa vincere i campionati. La vittoria della Roma a Firenze ha tanti significati. Il più vistoso è che i giallorossi tornano da soli in testa alla classifica dove mancavano dal 10 novembre 2013. Il più importante è vedere Gervinho e Salah che, oltre che a segnare (4 gol nelle ultime 4 gare di campionato per l’ivoriano e 5 nelle ultime 6 per l’egiziano), fanno anche i terzini. Sì, la Roma ha difeso spesso con una linea a 6: Manolas e Rudiger si scambiavano Kalinic, Digne e Florenzi andavano a uomo su Ilicic e Borja Valero, Salah e Gervinho chiudevano le fasce. Più il lavoro di Dzeko per difendere palla e far salire la squadra. Garcia commenta così il 72% di possesso palla della Fiorentina: «Non piango se perdo il primo posto del possesso palla. Era previsto prendere rischi con il pressing alto e questo ci ha portato subito al gol di Salah. Poi abbiamo difeso di squadra, sofferto poco e avuto noi l’occasione più clamorosa per andare 3-0. Sono contento del contenuto della gara e dell’atteggiamento avuto. Tatticamente e mentalmente siamo stati molto intelligenti. Questa è una vittoria che darà tanta fiducia alla nostra squadra, soprattutto a livello difensivo. Siamo primi, c’è tanta strada da fare e non è questo primato che fa di noi i favoriti ».

Tre campionati fa, nel primo scontro diretto, Conte aspettò la Roma anziché aggredirla, per togliere la profondità a Gervinho, e la Juve vinse 3-0. Garcia «rosicò» molto, ma ha imparato e, ieri, ha rifilato a Paulo Sousa la stessa moneta. Chissà se il portoghese farà lo stesso in futuro. Dal dopo-gara si direbbe di no: «La partita l’abbiamo fatta noi. Non siamo stati concreti, questo è stato il problema. Ma io sono contento di sentire che la mia squadra è coraggiosa. Il risultato non è stato proporzionato a quello che abbiamo fatto. Abbiamo dominato a lungo sia Napoli che Roma, che sono due candidate per lo scudetto, però ci ha messo più in difficoltà il Napoli. La Roma si è difesa con una linea a sei…». La collaborazione degli attaccanti alla difesa, però, è stata proprio la mossa vincente. La Fiorentina esce ridimensionata dalla doppia sconfitta con Napoli e Roma? No, la lotta per lo scudetto non poteva essere un suo obiettivo. I valori ci sono, ma forse servirebbe anche un pizzico di umiltà in più. Bernardeschi esterno di centrocampo, al posto dell’infortunato Marcos Alonso, è l’esempio di quello che è mancato. Salah è stato decisivo nel bene e nel male. Ha segnato un gol di rara bellezza ed è stato espulso nel finale perché non sa che Orsato è il miglior arbitro italiano, ma anche intransigente. Garcia prova a difendere l’egiziano: «L’ho visto molto tranquillo anche se ha ricevuto fischi e insulti, anche per questo il cartellino rosso è stato molto severo. Non ha insultato l’arbitro, anche perché non sa l’italiano. Io mi sforzo di convincerlo ad impararlo, ma non c’è verso ». Per quello c’è il linguaggio universale.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti