La Raggi non cita lo stadio ma dice: “Si va avanti”

Non ha parlato dello stadio della Roma, Virginia Raggi. In una giornata da corrida nell’aula Giulio Cesare, con le opposizioni scatenate nel chiedere le sue dimissioni e la seduta ripetutamente sospesa, la Sindaca ha preferito tenere da parte Tor di Valle. Anche se in quel «noi vogliamo andare avanti e lo faremo come sempre a testa alta, abbiamo gli anticorpi per resistere a questi attacchi e lo abbiamo dimostrato», le parole con cui ha introdotto il dibattito in Campidoglio, c’è probabilmente anche il progetto stadio. Intanto, l’inchiesta dei pm prosegue. L’avvocato Camillo Mezzacapo, finito in carcere con l’inchiesta «Congiunzione astrale», cerca di smontare le accuse: «De Vito tagliava solo nastri, non aveva potere. E Parnasi l’ho visto solo tre volte in vita mia». Mentre è stato revocato l’obbligo di firma per il consigliere regionale Michele Civita, coinvolto nella prima inchiesta, l’operazione «Rinascimento». Per i pm aveva chiesto una raccomandazione per il figlio a Parnasi. Che aveva però precisato ai pm: «Civita ha fatto sempre gli interessi dell’amministrazione e l’episodio è avvenuto quando la conferenza dei servizi era stata già chiusa». Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti