La rabbia e l’orgoglio. Icardi insegue se stesso

La Gazzetta dello Sport (M.Graziano) – Affamato! Mauro Icardi rientra pieno di motivazioni dopo 180 minuti di «castigo», due giornate di squalifica maturate nel turbolento post Juventus. Insegue gol e prestazione super in una sfida che potrebbe riaprire ogni discorso davanti. L’impresa dell’Atalanta a Napoli ha infatti rimescolato clamorosamente le carte nella corsa Champions, e se questa sera l’Inter riuscisse a superare la Roma, allora potremmo tranquillamente parlare di bagarre anche per quanto riguarda il secondo posto.

ROMA, GIOIE E DOLORI – Occasione ghiotta per Maurito, che contro i giallorossi ha però maturato ultimamente più dolori che gioie. Nella passata stagione, a San Siro, fece infatti panchina per 90’ nell’10 nerazzurro firmato da Medel, mentre lo scorso 2 ottobre, gara d’andata all’Olimpico, Icardi servì sì l’assist per l’11 di Banega, ma poi causò involontariamente il k.o l’Inter sporcando di testa l’incornata di Manolas e mandando fuori giri Handanovic: azione nata fra l’altro da un fallo ingenuo quanto inutile di Jovetic. Meglio allora tornare al 25 aprile 2015, stadio Meazza, quando Maurito stese la Roma al minuto 88 con un gran diagonale di destro dopo le reti di Hernanes e Nainggolan: tutto lo stesso inutile a livello di Coppe (ottavo posto finale), mentre la Roma alla fine riuscì comunque a centrare il secondo posto e quindi l’accesso diretto in Champions. Sette i precedenti di Icardi con la banda Totti: due vittorie (una ai tempi della Samp, con gol), altrettanti pareggi e tre sconfitte. Bilancio non esaltante, ma se l’argentino segna, arriva anche la vittoria.

DIGIUNO – Strano inizio di 2017 per il 24enne centravanti dell’Inter, bomber inarrestabile prima di Natale, un solo centro nel nuovo anno: il momentaneo 11 contro il Chievo (31 al 90’). Nel frattempo, Maurito ha quindi perso terreno nella classifica cannonieri: sono volati via i vari Higuain, Dzeko, Belotti e Mertens. E allora proprio la sfida con Dzeko potrebbe stimolarlo su più fronti, compreso quello della Seleccion. Mezzo mondo sarà infatti collegato questa sera con il Meazza, e l’interesse è inevitabilmente alto soprattutto in Argentina. Niente convocazione nella tornata di gare internazionali di fine marzo? Nessuna sorpresa. Nel suo blitz ad Appiano, Bauza era stato chiaro e onesto con la punta: «Ti tengo in considerazione, stai tranquillo aveva detto il c.t. albiceleste per il momento hai però davanti Higuain e Pratto. In ogni modo, continua così e avrai la tua occasione». Come dire: guarda lontano, e corri soprattutto per il Mondiale 2018. Ed è questo il vero obiettivo del bomber di Rosario, che accanto a Leo Messi può arrivare solo attraverso l’Inter, timbrando da protagonista una rincorsa Champions che avrebbe il sapore di impresa pura, ai limiti del miracoloso se si pensa a dove si trovavano i nerazzurri al termine dell’era De Boer. Questa sera Icardi andrà intanto a caccia del suo gol numero 70 con la maglia dell’Inter: da quando è in Italia (Samp compresa dunque) ha timbrato 80 volte in 168 presenze, numeri piuttosto interessanti per un fresco 24enne…

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