La nuova Roma con il rebus ds

Il Messaggero (S.Carina) – I progetti sono delineati. Ora bisogna capire soltanto chi li metterà in atto. Aspettando il closing e la conseguente convocazione dell’assemblea nella quale sarà rinnovato il CdA, a Trigoria rimangono in una posizione d’attesa. In primis il Ceo Fienga, da più parti considerato il trait d’union tra Pallotta e Friedkin ma che paradossalmente, nella classe dirigente giallorossa, è l’unico con il contratto in scadenza a ottobre. Proprio per questo motivo, l’urgenza tecnica legata al campo (assunzione del nuovo direttore sportivo) è stata rimandata a dopo l’ingresso del nuovo proprietario. Gli scenari all’orizzonte sono tre. Due parlano italiano, l’altro potrebbe anche valicare i confini nazionali. Il primo vedrebbe affidati i poteri a Fienga che verrebbe dunque confermato con il contratto rinnovato. L’attuale Ceo ha in mente un programma triennale e preferirebbe affidarsi a una soluzione italiana. Il suo sogno rimane Paratici che ha però già fatto sapere che, in caso di divorzio dalla Juventus, amerebbe un’avventura all’estero. E così l’interesse è stato dirottato su altre due figure. Si tratta di Giuntoli (Napoli) e Ausilio (Inter). Il secondo scenario vedrebbe invece Friedkin continuare con Fienga senza però rinnovargli il contratto. Una soluzione tampone. La pista straniera invece riguarda alcuni intermediari che avrebbero contattato Planes nei giorni scorsi (segretario tecnico del Barcellona).

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