La giustizia non è di casa

Il Messaggero (Paolo Liguori) – La Roma è alla volata finale. Il ritorno della passione dei tifosi e la coscienza di essere una grande piazza costituiscono la base di ripartenza del secondo anno di Mou. I Friedkin si preparano a riscuotere l’uscita dalla Borsa e l’investimento più importante del futuro, il nuovo stadio. Ora però ci aspetta il Venezia e poi il Torino, infine Tirana, con il suo stadio dei Puffi. Ci possono rovinare gli arbitri. Sequenza di sbagli fitta e contro una sola squadra: errori e successiva sospensione formale. Grazie, ma il danno è fatto. Bisogna andare dritti al designatore, piuttosto che protestare con il singolo. La classe arbitrale lo fa: quando i numeri di falli di un certo tipo diventa eccessivo, convocano gli allenatori e il messaggio è implicito. Sull’abuso di errori del Var, ad esempio, Gasperini ha già parlato chiaramente e non si tratta di avere simpatie, ma solo di guardare i numeri. Speriamo che tutto sia regolare per la Roma, a cominciare dal Venezia e poi penseremo a Tirana.

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