La filosofia di Perotti. La Roma va al minimo ma punta al massimo

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Il gol è tutto per Julieta, felice e sorridente nel suo cappotto rosso, con i capelli biondi, gli occhiali e un pancino appena accennato. La moglie di Diego Perotti ha applaudito tanto il marito, che dopo aver realizzato il gol da tre punti contro il Crotone, ha messo il pallone sotto la maglia. Il loro secondo figlio (o figlia) arriverà tra sette mesi, intanto mamma e papà si godono il primogenito Francesco e si godono anche la rinnovata serenità di Diego. Cecchino dagli undici metri, aveva faticato a digerire l’errore, ininfluente, contro l’Udinese, ma aveva assicurato: «Il prossimo lo tirerò io». Detto, fatto: baci, abbracci, sorrisi e tre pesantissimi punti. «Altre volte avremmo pareggiato o perso partite del genere – spiega l’argentino –, invece questa l’abbiamo portata a casa ed è molto importante perché se perdi punti in queste casi poi a fine campionato lo accusi».

PERIODO D’ORO – Per lui è un periodo d’oro: la seconda paternità, la fiducia (totale) di Di Francesco, che appena può lo schiera, e anche la convocazione, sei anni dopo l’ultima volta, con la nazionale. Mancava solo ritrovare la precisione con i suoi rigori (otto gol degli ultimi nove sono arrivati dagli 11 metri), stavolta con una rincorsa più rapida: «Non potevo sbagliare di nuovo, ho calciato in modo diverso perché non posso farlo sempre allo stesso modo. Questo gol è servito alla Roma per vincere e a me per sbloccarmi».

DIFESA SOLIDA – Ma la partita non è stata delle migliori e Perotti lo ammette: «Le avversarie ci conoscono e un po’ siamo stanchi, ma riusciamo ad essere corti, stretti e lavorare l’uno per l’altro. Anche perché abbiamo un portiere e una difesa solidi e il gol prima o poi arriva». I numeri lo confermano, visto che nelle due precedenti stagioni, a questo punto, la Roma aveva incassato 11 reti, adesso è a 5 e anche quando la mira non è delle migliori (solo 29% di tiri nello specchio, terzo peggior dato del campionato), Alisson passa serate più o meno tranquille.

FELICE – Una serata speciale è quella che ha vissuto Karsdorp: «Siamo felici del suo recupero, è una pedina importante», ha detto il d.s. Monchi. Gli ha fatto eco proprio l’olandese: «Sono contento per il mio debutto con questo grande club, adesso devo solo lavorare e crescere».

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