La crisi di Zaniolo e il volo di Cristante: ora c’è la cura Mourinho

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Azzurro tenebra e azzurro lucente. Così sono tornati a Trigoria i due simboli della notte turca della Nazionale. L’altalena nelle prestazioni ha messo in vetrina Nicolò Zaniolo e Bryan Cristante, che riabbracciano la Roma con stati d’animo assai diversi.

L’attaccante ha vissuto un’altra giornata no, mentre il centrocampista – autore di un gol – ha fatto addirittura crescere i rimpianti per il suo mancato utilizzo contro la Macedonia del Nord, quando l’Italia di Mancini ha inaspettatamente detto addio al sogno mondiale.

Il problema, però, potrebbe avere anche risvolti psicologici. Non è un caso che la società abbia proposto a Nicolò anche l’utilizzo di un “mental coach” che lo aiuti, ma per adesso il rifiuto è stato netto, anche se tanti dei più grandi campioni dello sport in genere e del calcio in particolare lo adoperino con ottimi risultati.

La domanda più importante, però, al momento resta una: se Mourinho continuerà a scegliere il sistema di gioco che prevede una sola punta, quale sarà l’impiego di Zaniolo da qui a fine stagione? Nello scacchiere del portoghese, infatti, sia il ruolo di attaccante esterno nel 4-2-3-1, sia quello di seconda punta nel 3-5-2 non sembrano i più adatti per mettere in evidenza le qualità di un attaccante che ancora deve esprimere tutto il proprio potenziale.

Discorso quasi opposto quello che riguarda Cristante. Il centrocampista è sempre più leader sia in campo che nello spogliatoio. Nei suoi anni di Roma si sta dimostrando sempre insostituibile, cosa certificata dalle sue 155 presenze complessive. Insomma, non sorprende che il c.t. Mancini lo abbia prima voluto sia nel gruppo dei campioni d’Europa (suo l’assist a Bonucci nella finale contro l’Inghilterra), sia nella rosa della ricostruzione dopo l’addio al Mondiale.

A unire Zaniolo Cristante, poi, ci sono altri due elementi: un rinnovo di contratto da ridiscutere in estate e la corte segreta (ma neppure troppo) dei massimi club italiani, pronti a sferrare un vero attacco a fine stagione. Sulla carta la Roma ha intenzione di blindare entrambi, ma le strategie di mercato potranno essere chiare solo fra un paio di mesi.

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