La Bosnia di Dzeko gioca per l’Europa

dzeko

Il Messaggero (B.Saccà) – Pioggia, e freddo, e vento sull’Aviva Stadium di Dublino, a scandire la vigilia di una partita che potrebbe sembrare banale. Invece la sfida che stasera opporrà l’Irlanda alla Bosnia di Dzeko, Pjanic e Lulic rotolerà nel mito delle due nazionali, visto che varrà la qualificazione agli Europei del 2016 (ore 20.45, Sky Sport 3). Del resto la Bosnia non ha mai partecipato a un Europeo, mentre l’Irlanda vi ha preso parte nel 2012 dopo 24 anni di digiuni e non si è mai accreditata per due edizioni in sequenza. Sarà una notte speciale. Va ricordato che si tratta della gara di ritorno degli spareggi: venerdì, a Zenica, il confronto l’hanno deciso Brady e Dzeko (1-1), giunto peraltro alla terza rete firmata nelle ultime tre apparizioni, compresi il duello con il Bayer e il derby. Superato un lieve problema fisico, ora Edin spera di poter sommare un altro gol e di aggiornare dunque il conteggio a quattro partite consecutive impreziosite dalla rete. Non sarebbe un record, perché a lui è riuscita anche l’acrobazia di indovinare la via della porta per sette volte in serie:ma di certo la profondità della sua incidenza in campo assumerebbe dimensioni sbalorditive.

FESTA STORICA – Intanto a timbrare il passaporto per la Francia è stata l’Ungheria, che ha piegato la Norvegia a Budapest (2-1) ed è diventata la 21esima promossa al torneo. Non partecipa agli Europei addirittura da 44 anni, era il 1972, e a regalarle il biglietto ieri sono stati Priskin e Henriksen con un’autorete. Inutile il centro di Henriksen. All’andata, comunque, gli ungheresi già si erano imposti per 1-0. Domani il ciclo dei playoff si concluderà con la partite tra la Slovenia e l’Ucraina, e con il derby nordico fra la Danimarca e la Svezia di Ibrahimovic. Sabato gli ucraini hanno vinto per 2-0 e di fatto hanno prenotato il viaggio in Francia: al contrario gli svedesi hanno battuto i danesi «solo» per 2-1, e si sono esposti così a un ritorno denso di rischi. Pur avendo rimediato un piccolo infortunio, Ibra non mancherà l’appuntamento, anche se nelle ultime ore ha tenuto a dedicare un pensiero alle vittime della «sua» Parigi.

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