Corriere dello Sport – Roma, ti ricordi come si fa?

L’ultima gioia è capitata in un sistema solare diverso: in un altro stadio, in un’altra competizione, con l’altra maglia. E ha vinto Mirko Vucinic. Oggi Vucinic gioca per la prima volta contro la Roma, che non rimpiange, ma un anno fa trascinava la Roma a battere la Juventus a Torino, in Coppa Italia. Due a zero, con partita e qualificazione blindate dallo spettacolare raddoppio di Taddei.

GLACIALE – Stasera, dopo la batosta introduttiva di coppa, la Roma di Luis Enrique proverà a imitare quella di Ranieri, che in casa della Juventus una volta si è divertita. Era la stagione del quasi scudetto, il 2009-10. Vantaggio di Del Piero, pareggio di Totti, capocciata di John Arne Riise al 93’ alla fine di un’azione micidiale di Pizarro (recupero più cross), festa di gruppo sotto lo spicchio di stadio Olimpico riservato ai romanisti. […] Una soddisfazione che nella storia giallorossa non è arrivata molto frequentemente: su 78 partite a Torino, sono stati soltanto 8 i successi.

BELLA ICS – Prima del blitz di Riise, era stata la coppia Batistuta-Assunçao a esaltare l’orgoglio romanista nell’autunno 2001 (2-0), pochi mesi dopo lo scudetto. Eppure, nell’immaginario del tifoso, la felicità nelle visite alla Juventus è incastonata in due pareggi. Tutti per 2-2 e tutti agganciati a tempo scaduto. Partendo dal più recente, si sente ancora sulla pelle il calcio volante di Montella sulla respinta goffa di Van der Sar […] Fino al minuto 78, Capello era sotto 2-0. Servì la scossa di Hidetoshi Nakata a rianimare una squadra spenta, quasi rassegnata a una sconfitta che avrebbe rimesso il campionato in discussione. Simile per passione, più che per importanza, è il 2-2 firmato da Roberto Pruzzo in rovesciata al 90’ allo stadio Comunale. Era il 4 dicembre 1983, anche qui a ridosso dello scudetto. Fu una partita pazza, incollata allo 0-0 per un’ora e poi accesa da un gol di Bruno Conti. Al pareggio di Platini e al sorpasso di Penzo rispose appunto il Bomber su assist di Chierico: si era vicinissimi all’uscita dal campo.

IL DIVINO – Due anni prima, il primo novembre 1981, era toccato a Falcao l’onore di timbrare la vittoria a Torino e cancellare il ricordo del campionato precedente, quello del famoso gol annullato a Turone nella volata scudetto. A inizio ripresa, in una partita avviata verso lo 0-0, Falcao si infilò nelle incertezze di Zoff e Brio e sistemò il pallone in rete. Di rapina, però lecito. Si può ripetere?

Corriere dello Sport – Roberto Maida 

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