Juventus, lo scudetto sfuma ai rigori. La Roma batte i bianconeri (7-6)

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La Stampa (I.Crocifisso) – La Primavera della Juventus si ferma ad un passo dallo scudetto: a festeggiare il tricolore al Mapei Stadium di Reggio Emilia è la Roma, che si laurea campione d’Italia dopo i calci di rigore. Eppure la finale dei bianconeri di Fabio Grosso era partita subito nel migliore dei modi, con il vantaggio firmato Kastanos nel primo tempo, prima che Ponce nella ripresa rimettesse tutto in parità. Una sconfitta che non macchia la grande annata dei bianconeri, in fondo a tutte le manifestazioni italiane giocate in stagione: prima la Viareggio Cup vinta il 30 marzo, poi la doppia finale di Coppa Italia contro l’Inter (vinta però dai nerazzurri), e ieri la finalissima scudetto. Nel 2006, anno dell’ultimo tricolore della Primavera, Grosso aveva vinto ai rigori un incredibile Mondiale: dieci anni dopo i tiri dal dischetto sono invece amarissimi.

In tribuna l’allenatore giallorosso Luciano Spalletti mentre a rappresentare la società bianconera, oltre allo staff del Settore giovanile al gran completo, l’amministratore delegato Beppe Marotta, già presente in semifinale mercoledì scorso. Fabio Grosso manda in campo la stessa formazione che mercoledì aveva battuto il Toro in semifinale: a guidare la squadra è il capocannoniere Favilli ed è Toure in mezzo al campo che è ancora preferito a Bove. Alberto De Rossi deve fare a meno di due pezzi da novanta, tutti e due fuori per squalifica: Tumminello per una testata all’arbitro nella gara precedente e Sadiq fermato dal giudice sportivo nella regular season. Nei primi minuti di gara la tensione dei giocatori in campo è palpabile: tanti errori da una parte e dall’altra (specialmente dei difensori bianconeri, solitamente impeccabili) e la Roma per poco non ne approfitta quando al 10’ Ponce, su cross di De Santis, chiama alla parata Audero. È la squadra di De Rossi a fare la partita ma come spesso accade nel calcio passa in vantaggio la squadra più cinica, in questo caso la Juve. Il contatto in area tra Di Livio e Lirola convince il direttore di gara a concedere il calcio di rigore: Kastanos, freddo, non sbaglia e porta avanti i ragazzi di Grosso.

E la Roma rischia il colpo del ko ad una manciata di secondi dal termine dei primo tempo, quando la conclusione dal limite dell’area colpisce la traversa. Al 2’ della ripresa Ponce rimette tutto in parità, 1-1. Incredibile finale di tempo: Juve vicinissima al gol (gioco interrotto per un presunto fallo di mano di Pozzebon) e Roma in rete prima che l’arbitro annulli per fuorigioco. Si va ai supplementari ed è la squadra giallorossa ad andare vicino al 2-1, quando Di Livio sbaglia una clamorosa occasione. Si va ai rigori e dagli undici metri festeggia la Roma. 

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