Luciano Spalletti, CT della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano. Ecco uno stralcio delle sue parole:

Chi sono i giocatori che valuta fisicamente? A Jorginho affiderà la regia?
C’è Cambiaso che ha una caviglia gonfia, Cristante che ha un affaticamento muscolare e c’è da fare attenzione al primo e al secondo allenamento. Locatelli l’abbiamo mandato a casa. Jorginho ha dei punti in testa rimediati nell’ultima partita, bisogna fare grande attenzione perché ha qualche punto di sutura. Ma noi abbiamo bisogno dei suoi piedi“.

Quanto è importante per lei la visita di giovedì al “Bambin Gesù”? Quanto è stato colpito dall’alluvione dei giorni scorsi?
Quella del Bambin Gesù è un momento che la Federazione aveva già costruito, la Federazione è sempre molto attenta a questi fatti dove c’è bisogno di presenza. Io già quando ero a Roma avevo avuto la possibilità di andare a condividere qualche momento di felicità con questi bambini, per cui ora che ci debbo tornare sono felice. Visto che poi c’era da fare questo incontro con Totti era giusto riuscire a metterlo a disposizione perché anche lui è stato uno sempre molto sensibile per queste situazioni riguardanti i bambini che necessitano di aiuto. Se questo momento lo doniamo a ragazzi che sono amici miei ma anche amici suoi penso sia una cosa bella per entrambi. Mi fa piacere riparlare con lui, potergli ritelefonare perché quando l’ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia. Molte cose che mi ha fatto vedere sono ancora innovative, sono un supporto enorme per permettermi la carriera che ho fatto. La Toscana è la mia terra, il mio sangue. È una sofferenza vedere che molte famiglie normali, personale che hanno difficoltà ritrovarsi ancor di più a dura prova. Ringrazio la Federazione per aver aiutato queste persone anche se poi ho visto che l’hanno già fatto da sole perché il giorno dopo erano già lì a spalare…”